Il labirinto del fauno
Mondadori, 2019
Traduzione di Alessandra Petrelli
347 pagine
Da quanto tempo camminava? […] Sembrava un sogno, e nei sogni il tempo non esiste. All'improvviso le pareti si allargarono e si ritrovò in un grande cortile. Al centro si apriva un profondo pozzo di pietra con una scala per scendere. Un sospiro di aria putrida risaliva dalla vera del pozzo e Ofelia sentì di nuovo la stretta del terrore, ma anche il richiamo dell'avventura
Spagna, 1944. Ofelia ha tredici anni quando viene costretta a lasciare tutto ciò che conosce e a mettersi in viaggio con la madre incinta per raggiungere il patrigno: lo spietato capitán Vidal vuole che suo figlio nasca accanto a lui. Lo sguardo pieno di disprezzo con cui Vidal le accoglie nel suo quartier generale in mezzo alla foresta, dal quale combatte i ribelli antifranchisti, fa definitivamente perdere le speranze a Ofelia: per lei e sua madre niente sarà più come prima. L'antica foresta che circonda l'avamposto è l'unico rifugio possibile e la magia che sembra abitarla conquista Ofelia non appena ne varca la soglia. Una forza oscura e profonda la spinge a inoltrarcisi a fondo, all'inseguimento di una piccola creatura svolazzante che assomiglia alle fate delle sue amate fiabe. Quando si trova di fronte a un arco sormontato da una testa cornuta con la bocca spalancata sa di essere all'ingresso di un vecchissimo labirinto e non può fare a meno di entrare. I muri si aprono e si chiudono al suo passaggio e, arrivata nel centro, un pozzo profondo con una scala la invita a scendere. Ofelia dovrà allora decidere se assecondarla o scappare e tornare indietro.
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