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Ci fu un momento in cui pensai di riconoscere il grido di un bambino in lontananza, e un altro quando mi resi conto di essere trasalita nell'udire davanti alla mia porta un passo leggero. Quei fatti però non mi impressionarono assolutamente, e anzi li dimenticai quasi subito: fu solo in seguito, alla luce – anzi alla non luce – degli eventi che seguirono, che mi tornano ora in mente.
Una casa isolata, due bambini misteriosi, strane presenze. Una giovane istitutrice si trova a dover affrontare un lungo periodo in questa situazione, in un' atmosfera inquietante e sfuggente. I due bimbi, Flora e Miles, sono assolutamente adorabili, ma freddi e intelligenti. Non dicono nulla su dove siano finiti i vecchi domestici, spariti all' improvviso, e su cui sembrano sapere qualcosa. L' angoscia tangibile che grava sulla casa si solidifica improvvisamente quando alla giovane istitutrice si presentano i fantasmi di un uomo e di una donna: quello della vecchia istitutrice, la signora Jessel, già morta, e quella di un domestico, anch' egli deceduto, protagonisti in vita di una sordida storia d' amore, i cui particolari non è dato ricostruire. Cosa c' è sotto? E cosa nascondono quei bambini? Un classico della letteratura americana, con forti influenze inglesi, scritto nel 1898. È il capolavoro di Henry James.

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