
Il giorno degli eroi
Rizzoli, 2016
287 pagine
Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare ugualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda.
La Grande Guerra sta per arrivare, ormai è chiaro. Chiunque la sente nell'aria. Quando inizia, nell'estate del 1914, l'Italia rimane neutrale, ma molti giovani vorrebbero invece un coinvolgimento diretto. Quando l'anno seguente entra nel conflitto, i fratelli maggiori di Silvio sono fieri e addirittura felici di partire per servire la patria, e quando uno dei due viene riformato per motivi di salute, invece di gioire cade in depressione. Silvio è del 1899, dunque troppo giovane per essere arruolato. La sua età lo umilia, perché si sente pronto e anzi non vede l'ora di imbracciare il fucile. Ma quando di tanto in tanto il fratello torna dal fronte, lo vede cambiato, ogni volta di più. È come se non fosse più lo stesso. Silvio lo capirà a sue spese due anni dopo, quando anche i più giovani verranno chiamati per combattere in trincea, in condizioni impossibili e senza nessuna possibilità di vittoria, e con poche di rimanere vivi.
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