
Il gioco della salamandra
Mondadori, 2024
288 pagine
Questo potrebbe e dovrebbe dirle, insieme a un sacco di altri particolari, quelli sì insignificanti. Però non gli va. Non sa perché, ma non gli va. E quando una cosa non gli va, ha imparato che non gli serve sapere il perché: gli conviene non farlo e basta. Perché le sue sensazioni ci vedono più lontano del suo cervello.
Da quando i genitori sono morti in un terribile incidente stradale, Olivo Depero passa dalle comunità agli affidi in famiglie protette con una frequenza allarmante. Lo stesso incidente che lo ha reso orfano gli ha però lasciato delle capacità che, se non proprio paranormali, sono comunque piuttosto strane. Olivo ama i libri e legge cinquecento pagine in tre minuti e venti secondi spaccati; pronuncia soltanto seicento parole al giorno (non una di più né una di meno e gli “uh, uh” di assenso non contano); impara e ricorda tutto; parla lingue che ha sentito un sola volta; ha una stupefacente capacità di cogliere nessi, memorizzare e immagazzinare dati, e non tollera chi sbaglia i congiuntivi.
Più di una volta Olivo è sparito nei boschi per mesi per poi ricomparire con bambini e ragazzi scomparsi o rapiti, e per questo la commissaria Sonia Sperlari gli chiede di aiutarla a cercare quattro ragazzi di Torino svaniti nel nulla.
Olivo all'inizio è titubante, ma il patto è presto chiuso, in cambio del suo aiuto nell'indagine avrà tutto ciò che ha chiesto, in ordine: menù di riso in bianco con burro; stanza non condivisa ma con i propri libri; 35 euro a settimana; nessun obbligo di usare cellulare, tv o computer; un posto di archivista in biblioteca e cinque Chupa Chups al giorno. In realtà Olivo ha acconsentito solo per salvarsi la pelle da giovani criminali che lo hanno preso di mira in comunità. Per un po' non ci dovrà pensare: frequenterà da infiltrato il liceo dei ragazzi scomparsi e provvisoriamente alloggerà in casa di Sonia.
Olivo all'inizio è titubante, ma il patto è presto chiuso, in cambio del suo aiuto nell'indagine avrà tutto ciò che ha chiesto, in ordine: menù di riso in bianco con burro; stanza non condivisa ma con i propri libri; 35 euro a settimana; nessun obbligo di usare cellulare, tv o computer; un posto di archivista in biblioteca e cinque Chupa Chups al giorno. In realtà Olivo ha acconsentito solo per salvarsi la pelle da giovani criminali che lo hanno preso di mira in comunità. Per un po' non ci dovrà pensare: frequenterà da infiltrato il liceo dei ragazzi scomparsi e provvisoriamente alloggerà in casa di Sonia.
Commenti
26/01/2025 20:21
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Ho letto il gioco della salamandra di Davide Longo e questo libro mi è piaciuto molto, ogni capitolo era interessante e non mi ha mai annoiata. I personaggi li ho trovati tutti molto interessanti anche per come Olivo attraverso a loro fa nuove esperienze e svela anche nuove emozioni e paure che nella comunità dove si trovava non avrebbe mai svelato. La storia per me non poteva andare meglio, penso che sia stato scritto molto bene per questo lo consiglio.


26/01/2025 19:55
2B SAS - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Questo libro parla di Olivo un ragazzo di 16 anni che vive in una comunità perché i suoi genitori sono morti in un incidente, ama i libri e odia i congiuntivi sbagliati, si veste sempre uguale ed una regola che ha inventato lui è che può solo parlare 600 parole al giorno. Esso ha una memoria pazzesca e con la polizia indaga per cercare 4 ragazzi scomparsi, esso si fa degli amici nella scuola dove deve osservare la prossima vittima. Questo libro non mi è piaciuto molto perché, per me la trama è troppo lenta, le vicende sono molto lente e come genere non mi piace molto. Avrei preferito molto di più se ci fosse più azione e meno descrizione. Ma la descrizione di Torino è perfettamente realistica, forse non mi è piaciuto perché non era il mio genere di libro ma se a qualcuno piace il giallo potrebbe piacere.

25/01/2025 15:29
1C - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Ho letto Il gioco della salamandra e l'ho trovato davvero avvincente. La trama mi ha tenuto incollato dall'inizio alla fine, con continui colpi di scena e un mistero che si svela poco a poco. Mi è piaciuto molto il personaggio di Vincenzo Arcadipane, così umano e pieno di dubbi, che rende la storia ancora più coinvolgente.
Anche l'ambientazione mi ha colpito: Torino è descritta in modo così dettagliato che sembra di camminare per le sue strade. Il simbolo della salamandra è perfetto, perché rappresenta la forza di chi sopravvive a situazioni difficili. È un libro che consiglio a tutti quelli che amano i thriller profondi e non banali.

19/01/2025 19:52
2L - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo romanzo è molto interessante, unisce il genere giallo e la introspezione psicologica raccontando la storia di Olivo, un ragazzo sedicenne geniale ma socialmente isolato. Il protagonista con le sue stranezze e capacità si confronta col mistero della scomparsa di quattro adolescenti, facendo anche un viaggio interiore. Nella storia si intrecciano suspense e temi come la diversità, il dolore e la crescita. Il ritmo, alternando tensione e riflessione, favorisce una lettura coinvolgente. Se siete appassionati di questi generi ve lo consiglio.

22/03/2025 17:45
1I - Liceo Galvani, Bologna
L'argomento centrale del romanzo in una frase: Il romanzo esplora il conflitto interiore e le sfide esterne di un giovane protagonista che cerca di trovare il proprio posto nel mondo, affrontando il tema dell'amicizia e della crescita personale.
Che cosa ci dice il titolo: Il titolo "Il gioco della Salamandra" suggerisce un elemento di mistero e di trasformazione, richiamando alla mente l'immagine della salamandra, un animale che simboleggia il cambiamento e la resilienza, elementi centrali nella vita del protagonista.
L'aspetto che ti è piaciuto di più e perché: Ho apprezzato particolarmente la profondità psicologica dei personaggi. Longo riesce a dare voce alle loro paure e speranze in modo molto realistico, rendendo il lettore empatizzare con le loro esperienze.
L'aspetto che ti è piaciuto di meno e perché: Un aspetto che mi ha convinto meno è stata la lentezza di alcune parti della narrazione. Alcuni passaggi risultano un po' ridondanti e avrebbero potuto essere più snelli per mantenere alta l'attenzione del lettore.
Chi è il protagonista: descrivilo a partire da tre aggettivi, che poi devi motivare:
Introspectivo: Il protagonista riflette costantemente sulle proprie emozioni e relazioni, mostrando una profonda consapevolezza di sé.
Determinato: Nonostante le difficoltà, dimostra una forte volontà di affrontare le sfide, cercando di superare gli ostacoli nella sua vita.
Vulnerabile: La sua fragilità emotiva è evidente, rendendolo un personaggio autentico con cui è facile identificarsi.
Un altro personaggio a tua scelta: descrivilo a partire da tre aggettivi, che poi devi motivare:
Saggio: Questo personaggio offre spesso consigli e riflessioni che aiutano il protagonista a trovare la propria strada, dimostrando una grande esperienza di vita.
Protettivo: Si prende cura del protagonista, cercando di proteggerlo dalle sue paure e dai pericoli esterni, mostrando un legame affettivo profondo.
Complesso: Ha una personalità stratificata, con lati sia positivi che negativi, che ne arricchiscono il carattere e rendono le sue interazioni più interessanti.
La tua frase preferita e perché ti piace: Una delle mie frasi preferite è quella in cui il protagonista riflette sul significato dell'amicizia. Mi piace perché cattura l'essenza delle relazioni umane e il loro impatto sulla crescita personale.
Un collegamento o una riflessione suscitati dal libro: Il romanzo mi ha fatto riflettere sull'importanza di affrontare le proprie paure e di cercare supporto nelle relazioni. In un mondo sempre più complesso, il legame con gli altri diventa fondamentale per il nostro sviluppo personale.
Un titolo alternativo: "Riflessi di una Salamandra" – per sottolineare il tema del cambiamento e della ricerca di identità.
Il tuo voto da 0 a 10: Dare un voto a questo libro è difficile, ma lo valuterei con un 8. La scrittura di Longo è coinvolgente e i personaggi ben sviluppati, anche se ci sono alcune parti che avrebbero potuto essere più concise.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
20/05/2025 15:01
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro mi é piaciuto molto.
é un libro giallo, con una storia molto avvincente, non ti annoia mai, ogni capitolo é pieno di colpi di scena e suspance che ti danno voglia di continuare a leggere.
Il libro parla di Olivo un ragazzo di 16 anni rimasto orfano di entrambi i genitori.
Il racconto si svolge nei dintorni di Torino.
Olivo é un ragazzo sovrannaturalmente intelligente, ma strano infatti si é predisposto di parlare solo con l'utilizzo di 600 parole al giorno.
Olivo si imbatte nel caso macabro della scomparsa si 4 ragazzi, verrà successivamente scelto dalla polizia per condurre le indagini.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
15/05/2025 14:27
4A - ITS Morigia-Perdisa, GEOMETRA, Ravenna
Il mistero è avvincente e ci sono molti colpi di scena, ma quello che colpisce di più è il modo in cui il protagonista osserva il mondo e riflette su sé stesso.
La lettura è scorrevole e coinvolgente, e fa riflettere su temi importanti come la solitudine, la diversità e il crescere. Lo consiglio a chi ama i gialli e le storie con personaggi profondi.
15/05/2025 21:02
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro tratta di un ragazzo di sedici anni, di nome Olivo, con un passato difficile e cresciuto in diverse casa famiglia a causa della morte dei suoi genitori. Il trauma subito l'ha reso un ragazzo con doti particolari, e per questo viene chiamato per aiutare la polizia nella ricerca di quattro ragazzi, che frequentavano tutti lo stesso liceo, scomparsi nel giro di pochi mesi. Le indagini portano a sospettare di un gruppo di fanatici neonazisti che studiano nello stesso istituto. Tra colpi di scena e momenti di suspense, Olivo riesce a risolvere il caso. Personalmente l'ho trovato di facile lettura e avvincente senza parti noiose. Mi ha un po' deluso il finale perché chi sbaglia deve pagare le conseguenze.
17/05/2025 12:58
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Ho letto il libro “IL GIOCO DELLA SALAMANDRA”
di Davide Longo.
Questo libro parla di un ragazzo di 16 chiamato Olivo, il quale ha perso i suoi genitori in un tragico incidente, a causa di questa perdita vive in comunità. Olivo ha un dono ed è quello di avere una una memora fantastica. Per via della sua memoria Olivo aiuta la polizia in un indagine per la scomparsa di quattro ragazzi.
Questo libro non mi è piaciuto particolarmente perché non era scorrevole, la trama era troppo lenta come tutte le vicende. A me personalmente non piace che un libro che abbia queste caratteristiche.
Ho fatto parecchia fatica a rimanere concentrata durante la lettura poiché lo stile è troppo descrittivo per i miei gusti, avrei preferito più azione.
Consiglio questo libro a chi ama la scrittura molto dettagliata e a chi ama i gialli proprio per questo motivo.
16/05/2025 13:03
1A - Liceo Righi, Bologna
Non amo molto la lettura, ma devo ammettere che il libro “Il gioco della salamandra” scritto da Davide Longo mi ha coinvolto pagina dopo pagina.
E' un giallo in cui si affrontano varie tematiche che mi hanno particolarmente appassionato: solitudine, genialità, paura, spirito di adattamento e sopravvivenza. Tutte caratteristiche del protagonista, Olivo Depero, un ragazzo sedicenne orfano di entrambi i genitori, persi in un incidente stradale. Olivo passa da una comunità all'altra, sviluppando capacità intellettive stupefacenti tanto da diventare un nuovo Sherlock Holmes ingaggiato da una poliziotta per risolvere una delicata indagine, riguardante la scomparsa di quattro ragazzi a Torino.
In generale è un libro che consiglio agli amanti del genere thriller/giallo psicologico, adatto sia a ragazzi che ad adulti.
11/05/2025 14:28
2BS - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Olivo Depero, un orfano con un forte odio per i congiuntivi sbagliati, abitudini particolari e una grande intelligenza viene ingaggiato per risolvere un caso riguardante la scomparsa di quattro ragazzi. Il romanzo è ambientato nella città di Torino, la quale giocherà un grande ruolo nella storia, e viene descritta quasi come se fosse un personaggio. Ho trovato la vicenda estremamente avvincente, ha affrontato temi complessi come le relazioni sociali e l'adeguatezza in maniera mai banale o complicata, creando così un romanzo giallo e psicologico. Nel complesso il libro mi è piaciuto molto nonostante ci fossero parti più lente o "difficili" utilizzate per "entrare nella mente del protagonista" ma sono sempre state ben distribuite ed integrate.
08/05/2025 19:39
1E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Penso che il gioco della salamandra sia un libro molto bello per questa fascia d'età perché mantiene veramente attaccati e c'è sempre suspense. Consiglio veramente questo libro
04/05/2025 16:15
1I - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro mi è piaciuto davvero tantissimo e lo consiglio vivamente a chiunque piacciano i misteri. Il libro parla di Olivo Depero, un ragazzo di sedici anni che dopo un incidente ha acquisito incredibili doti (lui impara e ricorda tutto, legge un libro di cinquecento pagine in tre minuti e venti secondi, riesce a capire cose che molti altri non riescono a comprendere...). Proprio a causa della sua straordinaria intelligenza gli viene chiesto da una commissaria di polizia di aiutarla in un caso inspiegabile, che metterà persino lui in difficoltà. La cosa che mi è piaciuta di più di questo romanzo è l'incredibile suspense, che rende il racconto molto facile da leggere e per niente noioso.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
22/04/2025 19:51
1E - Liceo Righi, Bologna
"Il gioco della salamandra" è un romanzo che si colloca tra il giallo e il thriller. L'autore, Davide Longo, è in realtà noto per scrivere opere indirizzate ad un pubblico adulto, ma in questo romanzo offre possibilità di lettura destinate anche a giovani lettori, grazie alla storia avvincente che cattura l'attenzione sin dalle prime pagine. Il protagonista è un sedicenne, Olivo Depero che ha vissuto in comunità e tra famiglie affidatarie. Alcune caratteristiche del protagonista lo rendono un ragazzo fuori dal comune: Limita le sue parole a seicento al giorno e possiede un'intelligenza che gli permette di analizzare qualsiasi evento e persona in modo assai dettagliato. Queste sue peculiarità attirano la commissaria Sonia Sperlari, che lo coinvolge nelle indagini di un caso: La scomparsa di quattro adolescenti di Torino. Il linguaggio utilizzato è diretto e senza censure, rispecchiando perfettamente il mondo adolescenziale, la trama è ben costruita, ricca di colpi di scena che mantengono il lettore con il fiato sospeso fino alla fine; queste caratteristiche sviluppano un ritmo narrativo incalzante.
23/04/2025 00:04
1E - Liceo Righi, Bologna
“Il gioco della salamandra” di Davide Longo è un libro che mi è piaciuto molto. Anche se di solito i gialli non mi appassionano, sono riuscita a finirlo senza problemi, grazie al modo di scrivere dello scrittore, che è scorrevole e coinvolgente.
La storia è interessante e il protagonista, Olivo, è un ragazzo speciale, diverso dagli altri, che fa riflettere.
Parla non solo di misteri, ma anche di crescita, solitudine e voglia di essere capiti.
Lo consiglio a chi cerca un libro che fa pensare, ma che si legge con piacere.