"Il diavolo nella bottiglia" è un racconto che mi ha colpito molto per la sua intensità e per la riflessione che offre sui desideri e le loro conseguenze. La storia di quest'uomo che si trova davanti alla tentazione di esaudire i suoi sogni, ma a un prezzo così alto, è davvero intrigante. Mi ha fatto pensare a quanto spesso nella vita possiamo essere attratti da soluzioni facili o da desideri egoistici, senza rendersi conto dei rischi che corriamo. Il fatto che il protagonista sia costantemente tormentato dalla consapevolezza di dover pagare per ogni desiderio esaudito è un aspetto che mi ha fatto riflettere sul valore delle scelte e delle rinunce. Il libro mi ha fatto anche capire che ciò che sembra essere una soluzione miracolosa può rivelarsi una maledizione, nonostante alla fine le buone intenzioni del protagonista siano state ricompensate salvandolo dalla irrimediabile sorte che lo aspettava. Il linguaggio del libro però è secondo me un po' antico (ma comunque comprensibile), motivo per cui da un lato permetteva di trasportarsi meglio nel racconto ambientato in anni passati, ma dall'altro rendendeva la lettura un po' meno scorrevole. Nel complesso il libro è stato un racconto breve, ma con una storia ricca che vale la pena di leggere.

Il libro "Il Diavolo Nella Bottiglia" di Robert Louis Stevenson è un racconto affascinante che si porta dietro una storia molto intrigante. Non sono riuscito a capire molto bene le dinamiche dei personaggi e del libro in generale in quanto, una storia abbastanza complessa fosse raccontata solamente in un centinaio di pagine. A parer mio, riscrivendo la storia partendo a parlare delle origini sia della bottiglia che degli abitanti delle Hawaii che sostennero Kawe (l'uomo che acquistò la bottiglia dell'anziano signore incontrato in un viaggio) si potrebbe allungare il libro rendendolo molto più accattivante. Migliorare alcune descrizioni potrebbe anche aiutare noi lettori a immedesimarci meglio nell'atmosfera del racconto. Nonostante questo, il libro mi ha fatto riflettere su un argomento importante: non sempre ottenere ciò che si desidera immediatamente, accettando potenziali conseguenze future, è una buona idea.

Questo libro mi è piaciuto molto per molti motivi: - Questo libro si sviluppa attorno a temi come la tentazione, l'avidità e il destino. - Io amo i racconti brevi e ho trovato piacevole leggerlo. - Mi piace molto il protagonista, Keawe, un giovane hawaiano che affronta la storia. - Il racconto è scorrevole, avvincente, intenso, ma anche profondamente moderno e anche per questo mi piace.

Questo libro è consigliabile per i bambini e i ragazzi delle elementari e delle medie. Questo perché il racconto è dal lato della trama e del lessico per i primi e dall'altro, del significato, per i secondi. Infatti la storia presenta personaggi semplici come pure lo sono i luoghi, tuttavia si colgono dal libro molteplici sentimenti e domande incentrate non solo sull'egoismo e sulla sete di ricchezza, ma anche sulla morte e sull'oltretomba. Quindi, a fine libro, ci si trova a ragionare sulle passioni e sulle paure umane e la fine di queste. Perciò, rimurginando su ciò, si arriva a pensare alla vita e a come viverla al meglio. Così il ragionamento si ricollega al libro che attraverso il racconto dà saggi consigli sulle infauste e sulle liete strade dell'esistenza.