Gli ottimisti muoiono prima
Il Castoro, 2017
Traduzione di Claudia Valentini
262 pagine
Una storia d'amore per cinici. Sotto il cappello a forma di gatto che si è fatta da sé, Petula nasconde una buona dose di cinismo, la convinzione che a essere pessimisti ci si azzecca sempre e – soprattutto – un enorme dolore per una perdita che sembra impossibile da superare. Certo, è stato un incidente. Ma Petula sa che si dovrebbe sempre fare di tutto per ridurre al minimo i rischi e prevedere gli incidenti. Per questo non può fare a meno di sentirsi in colpa e di vedere in modo ossessivo pericoli celati in ogni cosa. A scuola la obbligano a partecipare a un gruppo di arte-terapia per ragazzi in difficoltà, o – come direbbe lei – per ragazzi fuori di testa. È qui però che, oltre a un gruppo di nuovi e complicatissimi compagni di viaggio, conosce Jacob, un bellissimo ragazzo pieno di umorismo ed energia, con una protesi al braccio e un doloroso segreto. L'amore e nuove amicizie sono dietro l'angolo, ma è difficile lasciarsi il cinismo alle spalle. E tornare ad avere fiducia nelle possibilità e in un nuovo inizio. Come si fa a capire quando vale la pena correre il rischio?
Commenti
14/03/2023 18:55
1O - Liceo Galvani, Bologna
Inizialmente ho trovato il libro poco coinvolgente, ma, proseguendo nella lettura, emergono riflessioni interessantissime riguardo al pessimismo tramite le esperienze di Petula, la protagonista, che in seguito a un episodio particolare della sua vita si convince di 3 cose:
-La vita è ingiusta
-Le tragedie ti colpiscono quando meno te lo aspetti
-Devi aspettarti sempre il peggio. In questo modo, almeno, puoi riuscire a proteggere te stesso e le persone che ami.
Petula giunge così alla conclusione che " gli ottimisti muoiono prima" rispetto ai pessimisti , ma quali tra i due moriranno felici?
Romanzo avvincente, che consiglio indubbiamente a coloro che, come me, si definiscono " pessimisti".