Finché siamo vivi
Mondadori, 2016
Traduzione di Simona Brogli
312 pagine
Ebbe inizio una nuova epoca. Un periodo senza slanci, senza progetti, in cui nessuno era più in grado di predire il futuro.
Aspettavamo qualcosa, ma non sapevamo cosa.
Chi lavorava ancora, si alzava la mattina esausto quanto il giorno prima, e si addormentava la sera senza un moto di ribellione. Come bestie intontite dal freddo, trattenevamo il respiro e i battiti del cuore, vivevamo solo a metà.
Eppure, in mezzo alla resa generale, alcuni ebbero il coraggio di innamorarsi. E i più pazzi si amarono davvero. Bo e Hama furono tra quelli.
Aspettavamo qualcosa, ma non sapevamo cosa.
Chi lavorava ancora, si alzava la mattina esausto quanto il giorno prima, e si addormentava la sera senza un moto di ribellione. Come bestie intontite dal freddo, trattenevamo il respiro e i battiti del cuore, vivevamo solo a metà.
Eppure, in mezzo alla resa generale, alcuni ebbero il coraggio di innamorarsi. E i più pazzi si amarono davvero. Bo e Hama furono tra quelli.
Alla grande Fabbrica si lavora senza sosta per produrre armi, e nessuno sa per chi o perché. L'unica luce arriva da Bo e Hama, che fanno turni diversi, ma che approfittano dei pochi secondi in comune per amarsi, indifferenti al freddo e agli sguardi degli altri.
Un mattino, però, proprio quando Hama gli avrebbe rivelato una grande notizia, per la prima volta Bo non si sveglia, e non si presenta all'appuntamento. È un mattino tragico: una gigantesca esplosione distrugge la Fabbrica, i corpi carbonizzati sono ovunque, e alla tragedia si somma per Bo il senso di colpa. Giorni dopo, in ospedale, ritroverà Hama, viva ma senza mani.
Decidono di partire per un lungo viaggio, lui, lei, e la bambina che Hama portava segretamente in grembo, lontano dalle malelingue che in paese li sospettano di essere portatori di sfortuna.
Da quel momento, tra città sotterranee e paradisi sul mare, conosceremo Tsell, la loro figlia, prima bambina, poi giovane donna dotata di poteri che non può mostrare, anche lei alla ricerca della felicità.
Un mattino, però, proprio quando Hama gli avrebbe rivelato una grande notizia, per la prima volta Bo non si sveglia, e non si presenta all'appuntamento. È un mattino tragico: una gigantesca esplosione distrugge la Fabbrica, i corpi carbonizzati sono ovunque, e alla tragedia si somma per Bo il senso di colpa. Giorni dopo, in ospedale, ritroverà Hama, viva ma senza mani.
Decidono di partire per un lungo viaggio, lui, lei, e la bambina che Hama portava segretamente in grembo, lontano dalle malelingue che in paese li sospettano di essere portatori di sfortuna.
Da quel momento, tra città sotterranee e paradisi sul mare, conosceremo Tsell, la loro figlia, prima bambina, poi giovane donna dotata di poteri che non può mostrare, anche lei alla ricerca della felicità.
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