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La morte è di per sé un tabù della nostra società, in un momento storico in cui siamo tutti pervasi da un sentimento di onnipotenza e immortalità, dato dal progredire delle scienze mediche e delle condizioni di vita. La morte di un bambino allora è un trauma ancora più difficile da accettare: un potenziale di eventi ed esperienze che non potrà mai compiersi. Se poi questa morte non è “naturale”, ma causata da un efferato delitto, la società reagirà in maniera cruda ed estrema, lasciandosi trascinare dai propri peggiori istinti e pulsioni.
Tuono Pettinato parte dalla tragica morte del piccolo Marcellino Diotisalvi per raccontare, attraverso l'indagine del giornalista Martinelli, il circo di atti e reazioni della comunità locale in cui viveva Marcellino, dei mass-media, dei sedicenti criminologi… Ossia di tutto ciò che si scatena intorno a un omicidio, e che vediamo così spesso raccontare in televisione. Un teatrino grottesco, un insieme di personaggi il cui unico interesse è sfruttare gli eventi infausti per portare l'attenzione su di sé, il gusto della morbosità e del peccato: tutti gli ingredienti di una ricetta che l'autore cucina con maestria, e con uno sguardo che sa essere ironico e distaccato ma anche andare in profondità.

Leggere Corpicino di Tuono Pettinato è leggere l'attualità attraverso una lente deformante che però ci fa vedere le cose meglio, e quindi, in definitiva, rabbrividire dei nostri simili (ma forse anche un po' di noi stessi). 

Commenti

Avatar pratoverde
04/02/2024 17:45
1M - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
“Corpicino” è un graphic novel appartenente al genere mistery pubblicato da Tuono pettinato nel 2013. Il fumetto parla dell'omicidio del piccolo Marcellino Diotisalvi e del giornalista Martinelli incaricato di risolvere il mistero dietro la sua morte. Martinelli si scontrerà con la televisione, che trae profitto sul caso e dovrà affrontare il cinismo dei suoi superiori che lo rimproverano di non essere abbastanza feroce nei suoi articoli. Corpicino è una grande critica sociale per quanto riguarda l'impatto delle notizie shock sulla società e tutto ciò che ruota attorno ad un omicidio. Seguendo le peripezie del protagonista (Martinelli), ci viene mostrato tutto il marciume che segue queste tragedie e un ciclo che si ripete: la vittima che viene venerata e la ricerca morbosa di un colpevole su cui accanirsi. L'omicidio viene, quindi, strumentalizzato dalla società per diventare famosi e dai mass media per attirare più visualizzazioni. Affiancato al giornalista c'è il Professor Renato Giraldi, il suo ex insegnante nonché mentore in tutta la faccenda. Un altro personaggio di rilievo è Il Mangusta, uno spietato criminale condannato a quattro ergastoli che scrive libri durante la detenzione in un istituto correzionale per sociopatici artistici. Lettura molto interessante, diversa da ciò a cui sono abituata (solitamente non leggo fumetti/graphic novel). Lo stile di Tuono Pettinato ti conquista, tenendoti incollato al libro, bramoso di sapere come finisce. Consigliatissimo se sei alla ricerca di qualcosa che faccia riflettere e se ti piacciono le critiche sociali servite su un piatto d'argento. I personaggi sono ben caratterizzati e le vicende non annoiano mai. Nonostante il tema cupo, è ricco di satira. Il miglior personaggio, a mio parere (e malgrado i suoi crimini), è Il Mangusta che rimane sincero e si mostra per ciò che è realmente. Anche dal punto di vista grafico sono rimasta soddisfatta: i disegni sono molto carini e i trafiletti in fondo alle pagine, simili a quelli di un telegiornale, con le notizie più assurde li ho apprezzati parecchio. Corpicino è un piccolo capolavoro che fa riflettere e dubitare su noi stessi, sui nostri comportamenti e sull'ipocrisia della massa in certe circostanze. È assolutamente da leggere.
Pensierone
Avatar Pietro_muratori
16/04/2024 19:27
1E - Liceo Tassoni, Modena
Recensione del libro “Corpicino” letto per l'attività di Xanadu. Corpicino é una graphic novel scritta da Tuono Pettinato, un autore pisano. Il libro racconta dell' omicidio del piccolo bambino Marcellino Diotisalvi e della forza del giornalista Martinelli nel cercare di risolvere il caso. L'autore tratta quindi di un tema molto attuale, quello dell'infanticidio e non si sofferma sul trovare il colpevole ma ci mostra la società che ruota intorno ad esso e come essa riesca a guadagnare grazie all'omicidio, togliendo così a mio parere il rispetto per la vittima. Il fumetto non mi é piaciuto perché preferisco i libri ai fumetti e perché la struttura narrativa adoperata da Tuono Pettinato é molto complessa e i termini usati lasciano costantemente dei dubbi al lettore. É quindi impossibile non domandarsi alla fine della lettura della complessità della scrittura del fumetto. Voto 6/10 , libro sconsigliato.
Avatar lauriii
25/03/2024 09:38
1I - Liceo Galvani, Bologna
Cosa si cela dietro l'omicidio? Quali sono le dinamiche che si attuano nella mente umana quando viene uccisa una persona? Questa non sono domande che ci si pone tutti i giorni, ma dopo aver letto “Corpicino” tutto ciò mi è rimasto impresso. Questo graphic novel ti perseguita settimane dopo averlo letto, ti segue fin nei tuoi sogni: tratta di quanto noi uomini viviamo i fatti di cronaca nera come feste sacrificali, come intrattenimento; addirittura se il “fattaccio” è avvenuto in qualche modo vicino a noi ne traiamo profitto. “È criminale uccidere la vittima perché essa è sacra ma la vittima non sarebbe sacra se non la si uccidesse […] Ti hanno ucciso! Proprio ti che sei un santo! Quando è proprio per mezzo del carnefice che sei stato santificato!”, questo è ciò che scopre il giornalista Martinelli, un ragazzo innocente che viene incaricato di seguire un caso di infanticidio e di parlarne al pubblico in modo avvincente (quasi sadico) e anche se lui non vorrebbe perché lo ritiene irrispettoso si ritrova catapultato in un mondo di falsità e correzione. Un altro motivo per cui credo che questo graphic novel ti rimanga impresso è perché il finale non è ben chiaro, quasi filosofico, penso che sia perché l'obiettivo dell'autore è farci scoprire chi è l'assassino ma anzi far capire come tutti siano volontariamente o no complici. Ho scelto questa immagine perché durante la lettura di “Corpicino” mi è sembrato di essere circondata dall' oscuritá di ciò che la mente umana può pensare, come in un bosco di notte. Inoltre ho scelto “Zombie” dei “The Cranberries” per questo verso:” It's in your head, in your head zombie zombie…” che vuol dire:” è nella vostra testa, nella vostra testa siete zombie, zombie…

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Avatar Giacomo_parmegiani
23/03/2024 18:41
4B - Liceo Minghetti, Bologna
Questo libro mi ha colpito molto perché è stato in grado di trasmettere tematiche importanti ed evidenti della società odierna, raffigurate anche con ottimi disegni. La storia in se è ben elaborata per poche pagine ma mi è piaciuto soprattutto la parte nel quale venivano evidenziate ed esplicate le tematiche del "rito" dell'omicidio. Consiglierei questo libro a dei miei amici o anche persone più adulte poiché penso possa far veramente riflettere su argomenti attuali e importanti.
Avatar andrea2112
24/03/2024 12:00
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il fumetto mi è piaciuto molto, mano a mano che lo leggevo mi intrigava sempre di più. I disegni sono fatti con cura e leggere il racconto è come vedere al telegiornale un caso qualunque di cronaca. La storia parla di un giornalista, che viene incaricato dai suoi superiori, di seguire il caso della morte di un bambino avvenuta nel bosco locale. Benché lui faccia del suo meglio, i suoi capi lo rimproverano di non scrivere ciò che la gente vuole leggere, e di non essere abbastanza cinico. Alla fine, con l'aiuto di vari personaggi di cui non voglio scrivere per non anticipare la storia a chi vorrà leggere il libro, riuscirà a scoprire il colpevole.
Avatar Frida
15/03/2024 21:06
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il libro "Corpicino", per quanto possa sembrare un libro rivolto a un giovane pubblico, rivela la sua effettiva trama solo quando lo si inizia a leggere da un punto di vista adulto: dalla copertina infatti, si potrebbe banalmente pensare che sia una storia per bambini, ma quello che l'autore vuole davvero comunicare al lettore è la cruda realtà in cui tutti noi viviamo oggigiorno. Il libro inizia raccontando di un omicidio di un piccolo ragazzino, e cosa colpisce non è l'episodio in sé, ma il modo in cui le persone accolgono la spiacevole notizia nelle loro vite. Da un lato, ci viene presentato il punto di vista del padre, reso ancora più esplicito grazie al fumetto, mentre dal lato opposto abbiamo il pensiero comune della gente che viene a sapere dell'assassinio. La cosa che più mi ha colpito del libro è la leggerezza e la semplicità con cui l'autore decide di esporre la verità amara della società odierna, di cui probabilmente noi non ci siamo neanche mai accorti. In altre parole, il racconto parla di come ognuno di noi voglia inseguire un modello, solamente perché lo abbiamo visto fare da qualcun altro che probabilmente ammiriamo, e ciò porta a scarsa originalità, tale da renderci ognuno nemico dell'altro solo al fine di soddisfare il nostro ego.
Avatar mattia08
10/03/2024 17:47
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Corpicino è un libro a fumetti che racconta di un giornalista a cui è stata assegnata la cura di un infanticidio. Ritengo la trama alquanto debole, tendente a digredire eccessivamente, non limitandosi a raccontare le vicende del giornalista e del caso ma sconfinando nella critica sociale, vero scopo dell'autore. Ma la società che ci viene presentata non corrisponde alla realtà, è oltremodo opportunistica e maniacale e lo si può notare dal fatto che i concittadini della piccola vittima gareggiano per addossare a turno su loro stessi la responsabilità dell'infanticidio, con il fine di farsi notare e conoscere dal pubblico. Il giornalista si rivolge anche ad un suo ex docente universitario, il quale fa una dichiarazione che ritengo assurda per ovvietà, ossia che un omicidio induce la gente a pensare alla vittima come ad un "santo da venerare" e l'omicida come ad un "mostro da disprezzare"; ma questa logica ci viene posta come fosse innaturale e sbagliata nonostante sia in realtà normale da sempre. L'autore paragona altresì l'omicidio ad un "rito sacrificale", il che mi sembra sbagliato perché un omicidio può avere un'immensità di moventi diversi ma non di certo un sacrificio. Nella circostanza di un sogno del giornalista protagonista, ci viene poi proposta un immagine blasfema, ossia del personaggio di Pinocchio (riconoscibile dal naso lungo ed appuntito) di Carlo Collodi inchiodato alla tradizionale croce cristiana, accerchiato da una moltitudine di uomini incappucciati ed impazienti di presenziare al "rito". Personalmente avrei evitato di inserire questo dettaglio, parodia del SS. Crocifisso che può risultare offensivo nei confronti dello stesso e dei fedeli cattolici. A parte ciò non condivido la volontà dell'autore di voler criticare la società con esempi inverosimili, pertanto assegno quattro stelle. Tra virgolette le citazioni dal libro.
Avatar Charles_Leclerc
23/02/2024 23:16
2BL - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
“Corpicino” è un album che, con uno stile delle vignette molto semplice, narra la storia di un giornalista, Martinelli, a cui è stato affidato il caso dell'omicidio di un bambino, Marcellino Diotisalvi. La morte, il lutto, la società e l'ipocrisia sono gli argomenti centrali di questo fumetto, trattati con una satira pungente, con un retrogusto di tristezza quasi devastante. Ho apprezzato molto la scelta grafica, trovo che abbia fatto risaltare le parole, dandogli più peso, portandoti a centrare l'attenzione su ognuna di esse capendone al meglio il significato. Da queste 144 pagine emergono le contraddizioni della nostra società; fanno sorgere dubbi, domande, incertezze… Sicuramente è un fumetto che per essere apprezzato va capito e condiviso, non può essere letto in modo superficiale. Personalmente credo valga tutte e dieci le stelle, perché, oltre ai motivi sopra elencati, mi ha trasmesso degli spunti di ragionamento che la maggior parte della gente potrebbe non aspettarsi da un'opera a fumetti. "L'omicidio è un evento importante, la gente lo festeggia"
Avatar Timmaeh
23/02/2024 15:18
1E - Liceo Tassoni, Modena
Tuono Pettinato tratta in maniera molto delicata uno dei temi più scottanti e quotidiani della nostra società: l'omicidio, in questo caso, l'infanticidio. Senza starsi a interrogare su chi ha ucciso chi, ma riflettendo su tutto quello che ruota attorno all'omicidio. Dai servizi televisivi, a cosa pensano e dicono le persone in questi contesti, ma fino a delle vere e proprie lezioni su come funziona il capro espiatorio. Il tutto, senza mai cadere nella difficoltà di concetti, troppo poco chiari da comprendere. Tuono Pettinato, riesce a insegnare e comunicare al lettore e a fargli prendere coscienza su temi importanti e magari poco conosciuti, lasciando sempre il beneficio del dubbio al lettore, che si troverà davanti non pochi concetti su cui pensare. Insomma, una tra le opere più importanti e meglio riuscite di Tuono Pettinato e un fumetto da avere. Consigliato.
Avatar Nini
30/01/2024 22:21
1M - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
La società in cui siamo cresciuti è un consorzio in cui vogliamo essere ricordati, imprescindibili. Questa volontà può spingerci a compiere atti orribili come un infanticidio, cosa di cui parla questo libro, ma senza renderci conto che così facendo verremmo ricordati per i nostri gesti, non per le proprie gesta. Nell'attualità sembra che solo queste notizie possano placare la sete di sangue di questa collettività perché, come dice "Tuono Pettinato" ovvero Andrea Paggiaro (autore del libro), fin dall'antichità la gente ha avuto bisogno di un capro espiatorio per far in modo di essere tutti d'accordo su un'unica idea: l'omicida è un mostro. Così facendo si passa da una "mandria" di persone ad una collettività. Questo libro mi è piaciuto per via del contrasto tra i gioiosi fumetti, disegnati con caratteristiche infantili e una tenebra realtà che ci viene sbattuta in faccia con uno schiaffo, reso più credibile e reale grazie ad attimi di riflessione che vi metteranno in discussione facendovi pensare: ma in che mondo e con quali ideali sono stato cresciuto? Come ho accennato, la storia parla della soppressione di un bambino, e di tutti gli effetti psicologici e di massa causati non solo il rango più vicino al fantolino (come i genitori), ma anche alla comitiva. Ma soprattutto di Martinelli, un giornalista voglioso e desideroso di verità, che però verrà sempre ostacolato e addentrato in situazioni con rivelazioni sempre più profonde e pesanti.

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Avatar Parete
29/01/2024 18:16
1CS - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
É un libro che fa capire bene cosa succede durante una notizia di cronaca. Ci fa capire anche l'ipocrisia delle persone che, dopo un periodo, a nessuno importava piú della notizia. Un altro fatto molto interessante é differenza tra i pensieri dei personaggi e le loro parole. Una parte che mi é rimasta molto impressa? Certamente quando tutti si danno la colpa a vicenda.