Ci sono dei pesci che nessuno riesce a catturare. Non è che sono più veloci o forti di altri pesci. È solo che sembrano sfiorati da una particolare grazia. Un pesce di questo tipo era La bestia. E all'epoca in cui io nacqui era già una leggenda. Aveva snobbato più esche da cento dollari di qualsiasi altro pesce in Alabama. C'era chi diceva che quel pesce era il fantasma di un ladro annegato in quel fiume sessant'anni prima. Altri sostenevano che era un dinosauro sopravvissuto al periodo crostaceo. Io non davo peso a queste speculazioni o superstizioni. Sapevo solo che avevo cercato di prendere quel pesce da quando ero un bambino non più grande di te. E il giorno in cui tu nascesti, beh... quel giorno finalmente lo catturai.
William Bloom si ritrova, ormai adulto, a ricordare il padre che ora giace immobile nel suo letto, pronto a morire. Ma questo uomo, vecchio, stanco, malinconico sembra non voler lasciare il suo corpo e così tra i due inizia una lunga e memorabile sfida. Padre e figlio iniziano a rammentare i giorni lontani di una perduta giovinezza e di infinite storie: una vecchia pazza con un occhio di vetro, un gigante buono, una ragazza da salvare, un intero paese di anime perse. Ma alla fine William non riesce a far coincidere le due immagini: da una parte un uomo considerato una leggenda, un mito vivente, e dall'altra un padre assente, sempre molto impegnato, quasi invisibile. Riconciliarsi sarà una dura prova per entrambi soprattutto quando la “nera Signora” si avvicina a chiedere il conto.

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