John R. R. Tolkien

Noiosissimo professore di Oxford (1892 – 1973), con una vita regolare e senza eventi eclatanti, era fortemente avverso a tutte le invenzioni tecnologiche, che chiamava diavolerie. Si era appassionato già da giovanissimo alle lingue, in particolare a quelle antiche, dimostrando abilità incredibili sia a scuola che nei suoi passatempi: non solo conosceva il celtico, il gallese, il gotico, il finnico, ma si dilettava a inventare lingue nuove, dotate di regole grammaticali e sintattiche. Non si può dire che fosse ben visto dai suoi colleghi professori: pur insegnando all'università più prestigiosa del mondo, infatti, non dedicava il suo tempo a saggi e pubblicazioni accademiche; finite le lezioni, si rinchiudeva a leggere e scrivere di strani mondi. Non solo, con l' amico Lewis, autore de Le Cronache di Narnia, fondò un club stranissimo, formato da uomini di una certa età che tutti i giovedì sera si ritrovavano a parlare di fantasy, genere praticamente sconosciuto e considerato da ragazzini. Con il successo de Lo Hobbit, Tolkien si aprì la strada per quello che è diventato uno dei libri più conosciuti e letti, nonostante la mole: Il Signore degli anelli.

Bibliografia

Lo Hobbit- 1936
Il signore degli anelli- 1954-1955
Il Silmarillon- 1977 (postumo)