Viaggio nella grande foresta

Mondadori, 2024
Traduzione di Loriana Zingarelli
336 pagine
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Arrancava, asciugandosi le lacrime. A un certo punto inciampò in una liana che pendeva dalla cima di un albero e cadde pesantemente. Fu una brutta caduta. Il piede si era impigliato e, nel tentativo di districarlo, lei si afferrò a un ramo spinoso. Furibonda con se stessa, rimase sdraiata inerme per qualche minuto. Ferita, smarrita.
Quando si tirò su a sedere, accadde una cosa strana. Il canale accanto al quale era caduta era scomparso dietro una cortina di vegetazione; anzi, più che una cortina era un muro di canne, liane e alberi semisommersi. Eppure dalla barriera di vegetazione sbucò una canoa che le veniva incontro silenziosamente, come una barca in sogno.
Maia è orfana, e vive in un prestigioso collegio a Londra, perché i genitori erano molto ricchi. Nonostante le istitutrici siano di indole amorevole, Maia sente la mancanza di una famiglia, e appena si presenta l'occasione di trasferirsi la coglie al volo.
A volerla con sé sono lontani parenti che vivono vicino a Manaus, in piena foresta Amazzonica, e proprio per questo motivo durante il viaggio fantastica su avventure meravigliose nella foresta, ma anche sull'amicizia che stringerà con le cugine della sua stessa età.
La realtà però è molto distante dal sogno: gli zii sono freddi e scorbutici, sia con lei sia con gli indigeni; le cugine sono malvagie e la odiano senza nessun valido motivo; la foresta resta un miraggio perché tutti ne hanno paura e gliela proibiscono. 
Peggio di così non poteva andare, ma Maia è testarda e cerca in tutti i modi di realizzare il suo sogno. Forse l'incontro con un misterioso ragazzo che sembra nascondersi sotto le piante vicino al fiume le darà l'occasione di portare a compimento la propria ribellione.

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