Viaggio al polo
Ianieri, 2018
138 pagine
Ho deciso di partire verso il Nord.
Quando sono fuggito dal paese volevo andare in Algeria, arruolarmi nella Legione Straniera e finire la mia vita nel caldo torrido del deserto. Il ghiaccio che mi avevate riservato forse solo lì poteva sciogliersi e farmi sapere cosa davvero c'era nel vostro cuore. Ero confuso, paralizzato, la mente immobile, come congelata, mi diceva solo di sparire, fuggire. Cominciai a viaggiare senza direzione.
1845. Senza alcuna spiegazione, il giovane Théodore viene improvvisamente allontanato dalla donna di cui è innamorato e con cui avrebbe voluto passare la vita. Disperato, lascia tutto e scappa dal suo paese deciso a sparire per sempre. Parte alla volta dei deserti, in cui spera di trovare la morte; in viaggio però il suo destino incontra quello di un coetaneo e prende un'altra direzione: Alden gli parla degli immensi ghiacci dell'estremo Nord e a Théodore sembra di vedere i deserti bianchi della propria anima distrutta, senza più calore. Insieme si fanno arruolare per un viaggio che potrebbe diventare leggenda: la missione è raggiungere il mitico Passaggio a Nord Ovest, quello che collega i due oceani, già costato la vita a centinaia di temerari. Ogni volta che può, il ragazzo scrive una lettera all'amata: sono le pagine che leggiamo, in cui le racconta quel che vive e dell'equipaggio fatto di uomini assurdi, che parlano mille lingue diverse, abituati a una vita lontanissima dalla sua.Fino a quando uno di loro verrà trovato morto, assassinato brutalmente con un oggetto di proprietà di Théodore, da lui gelosamente custodito in cabina. Il protagonista dovrà ora scegliere se affrontare un processo sommario sulla nave, o tentare la fuga solitaria tra i ghiacci.
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