Zack e Set si trovano in vacanza nella residenza estiva di famiglia e passano le giornate a vagabondare senza meta con la macchina che era stata del nonno. Anche se è illegale, visto che entrambi non hanno la patente, non sembrano preoccuparsi molto della cosa. Anzi, alla guida senza patente, aggiungono l' acquisto e il consumo di Marijuana in compagnia di un ragazzo appena conosciuto, Dany. Raccontata così sembra un' estate all' insegna dell' anarchia e della libertà, ma l' atmosfera nella quale si susseguono le giornate dei due fratelli e del loro amico non è vitale. C' è qualcosa che non va, che stride. I genitori dei due fratelli non ci sono, la madre telefona ogni tanto, e le espressioni dei fratelli una volta chiusa la conversazione è corrucciata e arrabbiata. Non si capisce come mai Zack e Set siano completamente lasciati soli in quella grande casa di campagna. Inoltre il cibo nella dispensa inizia a scarseggiare, il denaro a disposizione è esaurito da tempo e i due fratelli sono costretti ad affittare la casa allo spacciatore dal quale hanno acquistato la Marijuana. Il patto è molto semplice. La casa deve essere liberata da mobili e altri impedimenti, e la serratura sarà cambiata fino alla restituzione dell' immobile, sei mesi dopo. Il tempo necessario per portare a termine un raccolto. I ragazzi vendono tutto a un rigattiere, che se ne va con due camion enormi stipati dei loro mobili, e devono cercarsi una nuova dimora per i prossimi sei mesi. All' inizio prendono possesso di una casa di villeggianti, rompendo la serratura dell' ingresso, ma al ritorno dei proprietari devono riprendere la strada. L' avventura è solo all' inizio, e il percorso è irto di difficoltà, ma i tre hanno scelto. Meglio lasciarsi alle spalle tutto, visto che il mondo a quanto pare non è molto interessato a loro, e all' ennesima telefonata della madre assente, i ragazzi si guardano in faccia e lanciano il telefono nel fiume. 

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