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Avatar Shirley
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Ed ecco che cosa capisci ragionando.
Ragionando capisci che non c'è nulla che tu possa fare per salvarti il didietro. Ragionando capisci che l'unica cosa che forse potrai salvare è la tua reputazione. E ragionando capisci che la tua reputazione vale il sacrificio del tuo didietro.
In un piccolo paese immaginario della Giamaica un ragazzino di dodici anni è alle prese con una bisbetica sorella - la piagnucolante bambina gamberetto -, una madre che sa sempre quali domande fare per metterlo al muro e balla come se fosse un sacchetto di plastica pieno d'acqua e un padre che sembra non comprendere quando è ora di stare in ascolto e gli apre un libretto di risparmio invece di dargli la paghetta. E poi c'è la scuola dove gli insegnano sempre quello in cui riesce peggio, un bullo a cui si piega e un saputello che ha già ben due peli sul mento e lui nemmeno l'ombra. 
Giorno dopo giorno, tra sfide in cortile, bisticci domestici, lavoretti per racimolare dei soldi e chiacchierate con l'amico Delroy, sciorinatore di buoni consigli spesso poco praticabili ma molto intelligenti, la vita va avanti; finché una ragazza, Christina, che segretamente guarda ogni giorno da quando le scuole sono iniziate, gli sorride. E allora lui capisce che rifarebbe tutto daccapo!

Commenti

Avatar Claudio2010
08/01/2023 15:34
2C - Scuola media Vanoni, Morbegno (SO)
Il libro che ho scelto narra la storia di un ragazzo della mia età 12/13 anni che sta entrando nella fase della vita detta adolescenza. Anch'io come lui devo affrontare delle difficoltà con i miei genitori, con i miei amici e con la scuola. Ci sono anche cose positive: giocare con i videogiochi, con gli amici, guardare video su YouTube, messaggiare e guardare i cartoni in tv. La principale differenza tra me e lui è che io non devo badare ad una sorellina più piccola di nome Mary. Nel racconto la sorellina è un “grosso problema” perché la deve curare, deve accompagnarla tutti i giorni a scuola, perché fa giochi da femmina (bambole, canzoni, tv, ecc.). Un aspetto ricorrente, che condivido, è che abbiamo idee diverse dai nostri genitori per esempio nel modo di giocare con gli amici, oppure nel modo di fare i compiti e come impieghiamo il nostro tempo libero. Una cosa in cui siamo simili è che la domenica andiamo a messa mal volentieri e lui per non morire di noia in chiesa, inventa piani di fuga per trovare il divertimento. Una volta è salito sul tetto di casa in pigiama è riuscito a saltare la messa ma non la sua sorellina da curare. Un aspetto che mi è piaciuto quando accompagnava Mary a scuola sotto la pioggia e la soprannominava “Asino giallo” perché aveva un impermeabile di colore giallo e ostinata nei suoi comportamenti. Anche nella recita scolastica mi ha fatto ridere che a metà della sua poesia si è bloccato come se avesse ingoiato un raviolo fatto di carta vetrata. La prof.ssa con la sua arma segreta DITO SCORPIONE gli ha fatto capire che è la prima e ultima volta che lo farà salire su un palco. Una cosa che mi ha fatto riflettere è quando ha portato a casa una brutta pagella che ha fatto star male sua madre e ha reso infelice anche lui. Sua mamma per incoraggiarlo gli ha detto che applicarsi è come andare in bici. Si cade ma ci si rialza, la strada può essere in salita o in discesa, liscia o piena di buche. Quando ha vinto a scuola nel corso di arte una grande somma di denaro tutto felice voleva acquistare la Nintendo 3DS ma suo padre, lui detta leggi e quindi ¾ del denaro lo dovette investire in un libretto rosso di risparmio che per lui non aveva alcuna utilità. In più suo padre investì la rimanente parte dei soldi in un affare e cioè: fare la fatica di alzarsi alle 5.00 del mattino la domenica per consegnare i giornali in bici. All'inizio non fu molto contento ma man mano che la borsa dei giornali si alleggeriva e la tasca dei soldi aumentava si sentiva più grande e questo lo incoraggiava a fare un altro carico. È capitato anche a me ricevere da mio padre una mancia per averlo aiutato a verniciare la ringhiera del cortile. Nella scuola era invidioso di un compagno di classe di nome Kenny che era più ricco, più forte, più bravo e aveva i peli sulla faccia di cui se ne vantava. Ad entrambi gli piaceva una ragazza di nome Cristina e si facevano concorrenza per conquistarla. Voglio ricordare per ultimo la semifinale di calcio al suo paese Riverland tra i Giants (casa) e Tornadoes (ospiti). Per la prima volta in assoluto tutta l'isola poté vedere la partita in diretta che si concluse con zuffa tra calciatori e tifosi che portò a una grande vergogna. Questo accadde perché Bigga si sentì offeso da un calciatore e gli diede un pugno in faccia. Bigga è uno studente delle scuole superiori di Riverland e tutti lo evitano perché si dice che sia un TIR che ti viene addosso. Quello che ha sofferto più di tutti in paese è Bigga perché è stato sospeso da scuola per un mese e si sentiva solo ed abbondonato. Il regalo che vorrei dare al protagonista è la sua tanto desiderata NINTENDO 3DS.

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