Toccami

Sull'autobus, un uomo di mezza età si alza per cedermi il posto. Mi rabbuio, come ogni volta. Non si vede che, a parte i capelli bianchi, ho un corpo giovane e tonico, delle tette alte e sode e un vitino da vespa? Se solo alzasse lo sguardo verso il mio volto vedrebbe dei bei lineamenti, un naso dritto, una bocca carnosa e nemmeno una ruga. Insomma, oscillo continuamente tra il considerarmi banale e considerarmi eccezionale; ma la verità (se esiste) è che penso di essere davvero niente male! Anche se forse lo penso perché non ci vedo troppo bene. Dentro di me sto ribollendo, ma immagino che l'intenzione sia buona. Così prendo il posto che mi offrono e ringrazio da signorina educata, come mi hanno insegnato a fare.

Rose ha 16 anni e una fervida immaginazione. Di notte, da sola nel letto, pensa a quando qualcuno sarà interessato a lei, la bacerà, la toccherà e vorrà fare l'amore con lei. Le sue fantasie sono quotidiane, ma segrete. Infatti, si chiede spesso se pensare così tanto al sesso sia normale e non prende mai il coraggio per parlarne con le amiche.
La sua condizione fisica, l'albinismo, sembra condizionare più gli altri che se stessa. Sicuramente è però difficile esporsi; la pelle chiara come la luna, i capelli bianchi e la tendenza a portare sempre gli occhiali da sole, anche d'inverno, non l'aiutano nelle relazioni con i ragazzi. Niente paura, Rose ha comunque un senso tutto suo di vedere le difficoltà e non sarà certo l'albinismo a impedirle di "toccare, palpare, tastare, sfiorare, accarezzare, impastare o modellare"!

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