Si tratta di un errore molto comune. La gente pensa che l'immaginazione dell'autore sia sempre all'opera, che egli inventi costantemente un'infinita serie di avvenimenti ed episodi, che semplicemente immagini le sue storie partendo dal nulla. Nella realtà, è vero l'opposto: quando le persone scoprono che sei uno scrittore sono loro a portarti i personaggi e gli eventi. (...) Gli eventi che seguono mi furono descritti esattamente come li presento qui, e in un modo del tutto inaspettato.
M. Jean, uno scrittore di successo, decide di rivelare al pubblico come sia riuscito a scrivere il capolavoro della sua vita, The Grand Budapest Hotel. Attraverso svariati viaggi nel tempo, veniamo catapultati nella storia di Zero Moustafa, attuale proprietario dell'hotel Grand Budapest, ormai in decadenza. Grazie al suo racconto, Jean viene a conoscenza delle spettacolari vicende e disavventure che, negli anni Trenta, coinvolsero Zero e il suo mentore, nonché grande amico, Gustave H.

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