Resta dove sei e poi vai
BUR, 2016
Traduzione di Francesco Gulizia
248 pagine
Ma perché un soldato sarebbe dovuto entrare nel loro soggiorno? Si chiese. Non aveva neanche bussato! Poi, però, il soldato si tolse il cappello e se lo infilò sotto il braccio e allora Alfie si rese conto che non era un soldato qualunque, e non era neppure un estraneo.
Era Georgie Summerfield.
Era suo padre.
[...] in strada, altri giovani uomini stavano entrando nelle rispettive case, con indosso la stessa uniforme di Georgie. «È la fine per tutti.»
Quando scoppia la Grande Guerra, Alfie ha appena cinque anni. È il giorno del suo compleanno e il padre decide di arruolarsi, non vuole rimanere a guardare. Per molti giovani è l'inizio della fine. Ma una guerra si combatte anche in casa, chi resta deve riuscire a sopravvivere ai bombardamenti, ai razionamenti, deve trovarsi almeno due lavori e così Alfie decide di aiutare a modo suo facendo il lustrascarpe alla stazione. Passano le settimane, i mesi, gli anni e il conflitto, che in molti speravano finisse “prima di Natale”, continua ad imperversare; gli arruolamenti diventano obbligatori e le notizie dal fronte lasciano poche speranze. Le lettere del padre di Alfie iniziano a farsi sempre più cupe e piano piano sembrano non arrivare più. Adesso il ragazzo è veramente preoccupato e una strana idea gli passa per la mente: riuscire a salvare il padre, ovunque sia!
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