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Un disco facciale bianco a forma di cuore si sta formando sul suo muso. Occhi sgranati. Un impercettibile movimento del becco. Un petto gonfio e fragile. Un morbido piumino lo ricopre dalla testa alla punta delle ali ripiegate.
Allungo le dita verso di lui, ma Papà mi prende la mano gentilmente e scuote la testa. "Dobbiamo lasciarlo qui, un altro gufo potrebbe tornare a prenderlo e se lo tocchiamo quando è così piccolo…”
L'anima selvaggia di qualunque lettore e lettrice vorrebbe vivere come Ottobre e suo padre nella foresta, lontana dalla caotica Londra. E le pagine scorrono tra alberi, stagni, rocce, stelle e aria fresca. 
La voce di Ottobre ci guida con sapienza tra le fronde e con lei troviamo un piccolo barbagianni e con lei ce ne prendiamo cura. Non è poi così facile, ci vuole pazienza.
La bolla di felicità però esplode quando, a causa di un terribile incidente al padre, di cui si sente responsabile, Ottobre è costretta a lasciare la foresta, per trasferirsi nell'inquinata e artificiale Londra, nella casa di sua madre, che non sopporta. Tutto appare difficile, rumoroso, tossico... fino a quando anche in città riesce a trovare un luogo selvaggio, le rive del Tamigi, pieno di antichi tesori sepolti, capace di donarle di nuovo una serenità che sembrava persa per sempre.

Le illustrazioni sono di Angela Harding

Ottobre, Ottobre vince la Yoto Carnegie Medal 2022
è in finale nella categoria +11 per il Premio Strega Ragazzi e Ragazze

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