Nove braccia spalancate
San Paolo Edizioni, 2017
Traduzione di Anna Patrucco Becchi
304 pagine
Nonna Mei : "E poi vai a scegliere proprio questa casa"
Il Padre : "Ma cosa c'è che non va in questa casa?"
Nonna Mei : "Spero che abbia trovato la sua pace"
Il Padre : "Chi?"
Non arrivò nessuna risposta.
Chi abitava prima in quella casa? Perché nonna Mei, ogni tanto, di nascosto, si reca al cimitero nel cuore della notte per pulire affannosamente una tomba? Come mai scompaiono misteriosamente cibo e oggetti?
Il mistero si infittisce: riusciranno le tre ragazze a far fronte a tutto ciò?
Il Padre : "Ma cosa c'è che non va in questa casa?"
Nonna Mei : "Spero che abbia trovato la sua pace"
Il Padre : "Chi?"
Non arrivò nessuna risposta.
Chi abitava prima in quella casa? Perché nonna Mei, ogni tanto, di nascosto, si reca al cimitero nel cuore della notte per pulire affannosamente una tomba? Come mai scompaiono misteriosamente cibo e oggetti?
Il mistero si infittisce: riusciranno le tre ragazze a far fronte a tutto ciò?
Fing, Muulke e Jes sono tre sorelle che assieme alla loro famiglia, composta da quattro fratelli il padre e la nonna, si sono trasferite, per l'ennesima volta, in un'altra casa. Quindi invece di godersi l'avventura di un posto da scoprire stanno lamentando la frustrazione, per altro legittima, di dover ricominciare tutto da capo: nuova scuola e nuovi amici.
Questa situazione di disagio è alimentata dal fatto che la madre è morta alcuni anni prima, lasciando un vuoto che nemmeno la nonna, Nonna Mei, può colmare. A tutto questo si aggiunge il fatto che la nuova casa è una catapecchia nella quale penetra acqua dal soffitto al primo temporale e che il padre, assieme ai fratelli, sta tentando, dopo svariati fallimenti, di metter su una nuova attività imprenditoriale.
La situazione diventa ancora più pesante quando Muulke, mandata dalla nonna a prendere carbone per la stufa, ritorna trafelata e spaventata dicendo di aver trovato una bara in cantina.
Questa situazione di disagio è alimentata dal fatto che la madre è morta alcuni anni prima, lasciando un vuoto che nemmeno la nonna, Nonna Mei, può colmare. A tutto questo si aggiunge il fatto che la nuova casa è una catapecchia nella quale penetra acqua dal soffitto al primo temporale e che il padre, assieme ai fratelli, sta tentando, dopo svariati fallimenti, di metter su una nuova attività imprenditoriale.
La situazione diventa ancora più pesante quando Muulke, mandata dalla nonna a prendere carbone per la stufa, ritorna trafelata e spaventata dicendo di aver trovato una bara in cantina.
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