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Aveva come un nodo allo stomaco, ma ora le è passato. Carica il meccanismo, chiude la porticina, ecco fatto. «Zolfanelli, zolfanelli» canticchia a bocca chiusa mentre scende di nuovo le scale. «Non devo scordarmeli.» Invece se li scorda.
Il papà di Lucilla è il guardiano del faro, ma da quando ha perso la moglie (e una gamba) non è più in grado di prestare attenzione nemmeno a se stesso. Per coprirlo, Lucilla si occupa della casa e del suo lavoro come fosse un'adulta. Ma in una notte di tempesta dimentica i fiammiferi, e mentre rischia la vita per recuperarne almeno uno, a causa della luce spenta una nave si schianta sugli scogli. Per ripagare i danni, Lucilla dovrà abbandonare casa e vecchia vita, e lavorare per sette anni al servizio del misterioso Ammiraglio nella sua inquietante Casa Nera, su cui si raccontano leggende da brividi. La casa è buia e spaventosa anche più di quanto non si dica, e abitata da personaggi che definire bizzarri è il minimo. Ma Lucilla non ha ancora incontrato l'essere che vive solo in soffitta, quello che emette orribili grida e sembra aver causato la morte dell'ultimo maggiordomo. E quando succederà, sarà difficile credere a ciò che ha di fronte. Una storia che potrebbe essere uscita dalla fantasia nera di Tim Burton, con le illustrazioni dell'autrice.

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