Lolly Willowes o l'amoroso cacciatore

Adelphi, 2019
Traduzione di Grazia Gatti
192 pagine
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Avatar Shirley
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Scuri e compatti si stendevano sulle colline i boschi di faggi. Posandosi silenzioso come una civetta, un gatto bianco balzò sul recinto del giardino. Si guardò intorno, corse per un paio di metro e poi saltò di nuovo giù, riprendendo furtivo la sua strada. Laura sospirò di felicità. Non aveva pensieri; la sua mente era sgombra e limpida come i cieli. Rimase a lungo affacciata alla finestra, dimentica di chi era e di come era giunta lì, tanto soprannaturale era il suo appagamento. 
Laura ha ventotto anni, e nessuno la chiama con il suo nome. Per tutti in casa è solo zia Lolly. Rimasta orfana si trasferisce a Londra, dal fratello maggiore, sposato e con figli e inizia a vivere con loro sentendo dentro di sé un sapore amaro, una nostalgia che mai la lascerà, un continuo sentirsi fuori posto. Dopo vent'anni, in cui si dedica a tutti tranne che a se stessa, un giorno, mentre come sempre si trova dal droghiere a fare la spesa, Laura si risveglia, sarà l'autunno o forse l'odore delle marmellate o forse quello dei fiori, fatto sta che in quel momento comprende che non può più vivere con quella famiglia di sconosciuti.
Con i risparmi e una piccola dote Laura esce di scena, lasciando il fratello, la moglie e i nipoti, ormai grandi, a vedersela senza di lei. 
Libera e sola, inizia a esplorare le vie del piccolo villaggio di campagna in cui si è trasferita, a camminare nel bosco fino a tardi, a concedersi quel respiro che mai ha avuto. 
Fino a quando la visione di una danza, frenetica e sconosciuta, di una festa nella boscaglia cambia tutto. Il Sabba ha inizio.

Commenti

Avatar lea
lea
03/05/2024 11:21
1G - Liceo Ulivi, Parma
Il libro mi è piaciuto, anche se non in tutte le sue parti. In linea generale, però, avrei preferito un ritmo narrativo più vivace, anche grazie a una maggiore presenza di discorsi diretti. Ho apprezzato soprattutto la parte relativa alla trasformazione di Laura, capace di emanciparsi dal ruolo che la società le aveva imposto per tanto tempo e cambiare drasticamente. La protagonista ha avuto bisogno di tempo per comprendere che stava vivendo una vita non sua, un'esistenza priva d'identità. Forse, la scelta fatta quando era già una donna matura, deriva dal fatto che le sue giornate, dopo tutto, erano tranquille, rassicuranti e nessuno usava violenza verso di lei. Almeno non nel senso letterale del termine. Quella vita a lungo andare diventa per lei soffocante e la svolta arriva quasi improvvisa. La nuova Laura, abbandonata la famiglia del fratello, si trasforma in una strega, anche se non in una di quelle a cui siamo abitati a pensare, cioè la tipica creatura malefica delle fiabe. Lei diviene semplicemente una donna libera di essere se stessa e con un legame profondo con la natura. Ho apprezzato decisamente meno le pagine finali, in cui la protagonista si interfaccia con il Principe delle tenebre. In questo testo penso che l'autrice abbia parlato anche di se stessa, vista la sua scelta, molto rivoluzionaria per l'epoca, non solo di non sposarsi, ma anche di convivere con una donna.
Avatar ZoyaNazyalensky
22/03/2024 14:12
4B - Liceo Minghetti, Bologna
Lolly Willowes è un libro pubblicato nel 1926 che parla di una donna, Laura Willowes, che, senza mai sposarsi, viveva con il padre. Alla morte di quest' ultimo va a vivere per molti anni con la famiglia del fratello fino a che non si accorge che quel tipo di vita non fa per lei e decide di trasferirsi in una cittadina che la cambierà completamente. Il libro racconta infatti l' emancipazione della protagonista, che attraversa un percorso in cui, da essere “zia Lolly” e “soprammobile” nella famiglia del fratello, riscoprirà parti di sé che aveva dovuto abbandonare e diventerà strega. Il libro parla di temi importanti, come emancipazione femminile e concezione della vita in una società patriarcale, attraverso una storia che contiene elementi abbastanza surreali e l' atmosfera di un romanzo dell' Ottocento come, ad esempio, quelli di Jane Austen.

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Avatar Isabella-Malaguti
15/03/2024 23:52
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Inizialmente, la lettura di “Lolly Willowers” sembra insensata: il lettore viene caricato di nomi e di insignificanti eventi della vita quotidiana della famiglia Willowers, senza bene capirne il motivo. Dalla seconda parte della storia in poi, però, questa prima parte più pesante trova ragione di esistere, permettendo una comprensione migliore del personaggio di Laura, la protagonista, e della sua famiglia. L'atmosfera del racconto in sé è estremamente interessante: l'autrice ha una scrittura molto ricca ed elegante, che infonde nelle scene narrate un'aria quasi sovrannaturale. Sebbene il racconto possa superficialmente sembrare fine a sé stesso, in realtà è la storia del viaggio della protagonista alla ricerca del suo posto nel mondo in quanto donna, in una società, in quella novecentesca ma come anche in quella di oggi, a cui questa viene affibbiato un ruolo predefinito alla nascita, a cui però Laura non è mai riuscita ad adempiere. In conclusione, il libro mi è piaciuto: la scrittura, anche se articolata, è scorrevole e la storia originale.
Avatar Glorianite09
06/02/2024 19:20
1AL - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo romanzo fu scritto nel 1926 da Sylvia Townsend Warner. La protagonista, Laura Willowes, vuole ottenere la sua indipendenza e liberarsi dalle aspettative sociali della sua epoca. È un racconto molto profondo e affascinante che tocca molti temi come quello della ribellione, della magia e della natura. Il libro fa riflettere anche sull'amore e la libertà.
Avatar MariaCervati
23/01/2024 07:41
2D LSU - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Questo libro inizialmente è stato difficile da comprendere dovuto alla numerosa quantità di personaggi, ma man mano, è diventato sempre più fluido fino a riuscire a farmi immergere completamente nella storia. il sogno della signora Willowes di vivere una vita in mezzo alla natura senza nessun dovere da zia, mi ha dato la sensazione che volesse scappare da qualcosa che neanche lei comprendeva appieno, alla ricerca di una salvezza invisibile e irraggiungibile. Questo libro, per essere una persona a cui non piace leggere, mi ha coinvolto molto sia fisicamente ma anche emotivamente: alla fine di ogni sessione di lettura cercavo di comprendere i sentimenti della protagonista e il motivo delle sue scelte, e questo mi richiedeva molto tempo, però per me era importante concedermi quel momento di riflessione per vivere al meglio la lettura.
Avatar _Lory_
15/01/2024 21:31
1I - Liceo Galvani, Bologna
Ottimo libro, con qualche difficoltà di comprensione all'inizio, per via dei tanti personaggi, nominati con lo scopo di introdurre la storia familiare nelle prime pagine. La protagonista Laura Willowes, soprannominata da tutti come zia Lolly, si può definire di carattere pacato, contenuto e nostalgico, per via del suo sentito richiamo al passato che ,all'inizio, cerca di reprimere dandosi ai sensi di colpa e credendo che tutto ciò che desidera (ovvero trasferirsi di nuovo nelle zone rurali) sia una mancanza di riconoscimento nei confronti di suo fratello e sua moglie, da cui è stata ospitata per molti anni. Lo stesso fratello di Laura dice: - Non mi irrita mi addolora. Mi addolora e mi sorprende. Sono vent'anni che vivi sotto il mio tetto [...] Caroline e io abbiamo fatto tutto il possibile per renderti felice. Le tue nipoti, tutti i tuoi nipoti, ti considerano una seconda madre. Ti siamo tutti affezionati. E adesso, di punto in bianco, parli di lasciarci e andare a vivere in un posto che si chiama Great mop! [...].- Laura è vedova ,o come si definisce lei stessa zittella, per questo decide di trasferirsi, perché non ha nulla da perdere. Il libro dal punto di vista descrittivo mi è piaciuto particolarmente e quando lo si legge ci si sente tanto coinvolti emotivamente. Alcuni passi fanno riflettere ampiamente su svariati temi e ,per concludere, la trama dal mio punto di vista non è stata per nulla complessa (escludendo l'inizio come già citato precedentemente); l'unico difetto, a parer mio è la mancanza di capitoli, che rende il libro smisuratamente lungo.

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