L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio

Einaudi, 2017
Traduzione di Antonietta Pastore
275 pagine
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A unire il cuore delle persone non è soltanto la sintonia dei sentimenti. I cuori delle persone vengono uniti ancor più intimamente dalle ferite. Sofferenza con sofferenza. Fragilità con fragilità. Non c'è pace esente da grida di dolore, non c'è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c'è accettazione che non nasca dalla perdita. Perché alla radice della vera armonia ci sono dolore, sangue e perdite
Tazaki Tsukuru ha ben presente il momento più bello della sua vita, un periodo di assoluta perfezione, quando da ragazzo passava il suo tempo con gli amici. Una compagnia di “eletti”, cinque persone in perfetta sintonia.
Una stagione però che appartiene al passato e non tornerà mai più. E non può fare nulla perché quella magia si possa ricomporre. E' stato fatto fuori, gli amici l'hanno escluso dal gruppo senza dare nessuna motivazione e lui, terrorizzato, di conoscere i motivi, non ha mai chiesto.
Vent'anni anni sono passati da allora e Tazaki crede di aver superato la cosa, ma una ragazza più grande di lui, con la quale sta iniziando una relazione, gli confida che c'è qualcosa che l'allontana da lui, la sensazione che lui debba risolvere qualcosa che non ha affrontato in passato. E allora Tazaki Tsukuru decide di rivede gli amici d'infanzia per conoscere quel maledetto segreto, e sciogliere un mistero che lo ha condizionato per vent'anni. 

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