Tilda è l'erede al trono del regno di Lantrevers. È pronta a succedere al padre, da poco scomparso, e a governare il popolo guidata da ideali di giustizia e benevolenza. Ma il resto della nobiltà, composta da duchi e cavalieri egoisti e smaniosi di potere, non vede di buon occhio le politiche equilibrate della nuova sovrana: meglio suo fratello, più fragile e manipolabile. È un colpo di stato! Tilda è così costretta a darsi alla fuga alla ricerca dei pochi alleati che le sono rimasti, accompagnata dal fedele vassallo Tankred e dallo scudiero Bertil. Nel corso di questo viaggio, attraverso un regno devastato dalla fame e dalla povertà e sull'orlo della guerra civile, i tre esiliati si imbatteranno in un'antica leggenda: un libro dimenticato, forse mai esistito, che teorizza una società in cui tutti sono uguali, senza distinzioni di rango e di casta. Forse, alla fine, regnare con giustizia può non essere l'unica strada per garantire la pace, ma si può non governare affatto?