“‘Adesso sono diventato Morte, il distruttore di mondi'. Suppongo lo pensassimo tutti, in un modo o nell'altro.” -Robert Oppenheimer
Il 6 e il 9 agosto del 1945 sulle città di Hiroshima e Nagasaki vennero sganciate le due armi più terribili mai inventate dall'uomo fino a quel momento, le bombe atomiche. Ad inventarle furono centinaia di scienziati radunati in una vera e propria città segreta, costruita per loro nel deserto del Nuovo Messico pochi anni prima, perché arrivassero alla scoperta prima dei loro avversari: cosa sarebbe successo infatti se fossero stati i fisici di Hitler, che ci stavano lavorando, a inventare per primi quell'ordigno? Oppure quelli dell'Unione Sovietica?
In questo libro per la prima volta vengono svelati tutti i retroscena della nascita dell'atomica, avvenuta tra l'entusiasmo per la scoperta scientifica e il senso di colpa per quelle che sarebbero state le vittime (oggi stimate tra le 300 e le 400.000); ma, come in un thriller mozzafiato, vengono raccontati anche i progressi degli scienziati nazisti, la corsa contro il tempo, e l'incredibile rete di spionaggio per rubare i segreti della più catastrofica invenzione della storia dell'uomo.
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