
La vera storia della banda Hood
Bompiani, 2024
240 pagine
Will ruttò, gettando l'ultimo osso nel fuoco, e si stese sull'erba.
“Dicono che nella brughiera di Barnsdale vive l'Hobgoblin. Non avete paura?”
Gli altri si guardarono incerti, come avesse evocato il demonio.
Much lanciò un altro legno tra le fiamme.
John fece schioccare la lingua.
“Siamo devoti a sant'Uberto, che protegge la nostra caccia perché noi gli lasciamo una parte delle nostre prede.” Indicò il ramo con le zampe di lepre e le teste di pesce infilzate. “L'Hobgoblin non ci tocca".
“Dicono che nella brughiera di Barnsdale vive l'Hobgoblin. Non avete paura?”
Gli altri si guardarono incerti, come avesse evocato il demonio.
Much lanciò un altro legno tra le fiamme.
John fece schioccare la lingua.
“Siamo devoti a sant'Uberto, che protegge la nostra caccia perché noi gli lasciamo una parte delle nostre prede.” Indicò il ramo con le zampe di lepre e le teste di pesce infilzate. “L'Hobgoblin non ci tocca".
Chi è che non conosce Robin Hood? La sua leggenda è stata raccontata e riscritta da centinaia di cantastorie, romanzieri e registi, ma chi davvero conosce la verità su Robin Hood? Se esiste una vera storia, allora dev'essere una storia fatta di sangue e fango, una storia che si intreccia con quella di un re partito in una crociata per la Terra Santa e di suo fratello che lo tradisce usurpando il trono, di nobili ribelli e poveri contadini sfruttati. Se esiste una vera storia, dev'essere la storia di due mondi: da una parte la città, il palazzo, l'autorità costituita; dall'altra la foresta e la natura che la abita, le credenze popolari che serpeggiano, i troll, le fate e i folletti. Ci deve essere un cavaliere scaltro, capace di ingannare i potenti malvagi, la cui storia si deve incrociare con quella dei banditi incappucciati che, poco più che bambini, vivono nella foresta di Sherwood. Dall'incontro di tutto questo può nascere solo una storia terribile e leggendaria.
La vera storia della banda Hood.
La vera storia della banda Hood.
Commenti
24/01/2025 18:35
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro è molto bello perché insegna l'utilità di combattere contro un sistema corrotto,perché questi ragazzi all'inizio erano considerati delinquenti perché facevano azioni un po violenti,contro un regime ingiusto che sfrutta,quindi per questo all'inizio possono essere visti come degli antieroi,ma poi si capisce la giustizia delle loro azioni.
26/01/2025 15:23
1I - Liceo Galvani, Bologna
Il libro racconta una versione alternativa, comunque legata a fatti storici, della leggenda di Robin
Hood.
Il titolo “promette” la vera storia della banda Hood ma, sapendo che è una leggenda nata
probabilmente da alcuni fatti veramente successi ed entrata a fare parte delle tradizione popolare,
non può esserci una vera storia.
La solidarietà e l'amicizia che si crea tra i ragazzi della banda, tutti orfani o fuggiti da casa, con i
più grandi che si curano dei più piccoli cercando di fare un vita dignitosa è l'aspetto che mi è
piaciuto di più.
Il comportamento di Gisborne verso la banda ed il finale sono gli aspetti che mi è sono piaciuti di
meno.
È un racconto corale, ci sono vari protagonisti, uno dei principali è Guy Gisborne, un uomo
intelligente, ambiguo e opportunista.
È un libro che ha un finale spiazzante, non c'è un eroe o un antagonista definito, perciò è tutto
molto distante, tranne l'ambientazione storica, dai racconti o film tradizionali legati alla figura di
Robin Hood.