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Berlino, 1935. Karl subisce gli attacchi di un gruppo di coetanei spietati e filonazisti, che lo maltrattano per le sue origini ebraiche. Conosce per caso un certo Max Schmeling, un colosso che si rivela essere un grande campione di boxe, che gli insegna che saper incassare un pugno è il primo passo per diventare pugile, e che prendere botte non è una vergogna, se si reagisce. Da quel momento la palestra diventa la sua più grande passione, e grazie ad un durissimo esercizio, talento innato, e ai consigli preziosi dell'amico, ormai lanciato nei tornei internazionali più prestigiosi, Karl diventa una vera promessa del pugilato. Gli allenatori lo lanciano nei tornei giovanili, e lui ricambia imponendosi e scalando le classifiche .Ma il nazismo al potere sta cambiando irrimediabilmente e drammaticamente le carte in tavola: durante una finale, a un passo dalla vittoria, viene denunciato come ebreo, e da quel momento niente è più come prima.

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