La città dei ladri
Beat, 2020
Traduzione di Marco Rossari
309 pagine
«Credi che domani mattina ci fucileranno?» «Ne dubito. Mica ci tengono al fresco tutta la notte per fucilarci il giorno dopo». Aveva un tono spigliato, come se stesse commentando un evento sportivo, come se il risultato, in ogni caso, non fosse poi tanto rilevante. «È da otto giorni che non riesco a cagare» continuò. «Non sto parlando di una bella cagata – quella sono mesi e mesi – intendo dire neanche uno stronzetto in otto giorni». Restammo in silenzio per un momento, soppesando le sue parole. «Secondo te, quanto può andare avanti un uomo senza cagare?»
Leningrado, 1941. La città è sotto assedio, un assedio che durerà due anni e mezzo e metterà in ginocchio per fame e malattie il popolo russo. In questo scenario si incontrano Lev, diciassettenne rimasto solo e rinchiuso in prigione per aver rubato un coltello a un paracadutista tedesco morto assiderato e Kolja, giovane soldato disertore. I due ragazzi pensano di morire fucilati ma il destino ha per loro ben altri programmi. Portati di fronte a un colonnello, vengono istruiti sulla loro missione: recuperare una dozzina di uova fresche per la torta nuziale della figlia del funzionario dell'esercito. Hanno pochi giorni per portare a termine il loro compito e avere salva la vita. Inizia così un lungo viaggio, una fredda avventura che porterà i ragazzi a stringere un'amicizia leale e ad affrontare terribili pericoli: il gelo, la fame, la morte, salvandosi a vicenda fino a un epilogo inaspettato.
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