Ti è piaciuto?
Da lui ho imparato che la contraddizione è spesso la più limpida forma di verità. 
In queste memorie c'è il racconto di due vite che si sono incontrate e amate, che hanno perso delle battaglie ma vinto poi la guerra e infine che hanno realizzato un sogno dal nulla, cambiando per sempre la storia del rock e della fotografia. 
Patti Smith e Robert Mapplethorpe si incontrano per caso a New York, poco più che ventenni, nell'estate del 1967, hanno poco in tasca ma dalla loro hanno la giovinezza, spudorata, sgraziata e maledetta. Vivono un po' per strada, mangiano molto poco, campano di lavoretti e inseguono l'Arte. Chiacchierano di letteratura, quando possono vanno al cinema o a vedere delle mostre, ascoltano musica e continuano a crescere. Non sanno esattamente ciò che diventeranno ma sanno che il successo per loro arriverà, sarà bruciante e fulmineo per Robert, costante e metodico per Patti. 
I due si amano da buoni amici, si perdono per strada ma poi si ritrovano; il fermento di quegli anni si sente: l'allunaggio, l'assassinio di Martin Luther King, il grande concerto di Woodstock… Artisti e intellettuali si incontrano nei bar: non è raro vedere Jimi Hendrix seduto a sorseggiare caffè nell'atrio del famoso Chelsea Hotel dove si può incontrare anche Janis Joplin e la sua band.
Nel raccontare i grandi cambiamenti Patti è sempre sincera, non censura mai anche quando ricordare fa molto male, non c'è timore nello svelare le debolezze, i sacrifici, le lotte, i dolori che hanno affrontato insieme.
In fondo è il racconto epico di due ragazzi che sono diventati leggende.

Commenti

Ancora nessun commento