
Inutile Tentare Imprigionare Sogni
Marcos y Marcos, 2013
All'ITIS l'unica cosa con cui potevi pensare di limonare era la vaschetta di olio lubrificante del tornio.
All'Istituto Tecnico Alberghetti di Imola arriva Baldo Creonti, vestito con jeans, camicia rossa di flanella e giacca nera... non è Dylan Dog anche se vorrebbe tantissimo avere il suo carisma e "sintomatico mistero". Pochi amici, in fondo tutti si fanno gli affari loro, le sue giornate passano lente lente, a casa la madre, sempre stanca, cerca di farlo studiare e il nonno sembra sempre sull'orlo della follia. Ma un giorno accade qualcosa, il compagno Confittoni ha un intorto con una tipa di ragioneria e chiede aiuto a quei pochi amici che ha. In soccorso arriva Oscar, il ripetente bello e dannato, che gli cede il montoncino per nascondere una felpa zozza e lurida dei Metallica. Il ragazzo parte, con la speranza e il desiderio, verso la bella ragazza ma qualcosa distrugge il piano.
Torna a scuola, nel pomeriggio, con un occhio nero e il montoncino insanguinato. È stato picchiato.
I ragazzi si fanno intorno e sembrano molto preoccupati e decisi a vendicarsi, ma Baldo inizia a farsi delle domande che lo portano a sfidare tutto il consigli studentesco, Preside compreso, i compagni, "finti" pacifisti e chi decide del suo futuro scolastico. Nell'inconsapevolezza dei suoi gesti c'è tutta la voglia di essere pienamente autentico, senza orpelli o simboli alla moda, senza costrizioni o condizionamenti. Baldo vuole essere un uomo libero, senza scorciatoie e compromessi!
Inutile Tentare Imprigionare Sogni nasce dalla condanna a cinque anni di ITIS che Cristiano Cavina ha dovuto scontare, e rivela più che mai la sua voce ironica, forte e chiara e il suo sguardo solare e autentico.
Commenti
25/01/2022 10:54
2L - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
“Inutile tentare di imprigionare i sogni” è un romanzo che racconta in prima persona la vita scolastica di uno studente, Creonti, che manifesta disagi nell'ambiente scolastico, un istituto tecnico fatiscente, lontano da casa e dove gli studenti sono esclusivamente maschi. Il protagonista, sebbene non entusiasta della scuola, continua a frequentarla per assecondare il desiderio della mamma, che spera nel diploma del figlio, visto che lei non ha potuto conseguirlo. Una mamma che sogna il riscatto sociale della famiglia grazie alla carriera scolastica del figlio, senza conoscere le sue reali capacità, il contesto scolastico in cui vive con professori incapaci di stimolare e capire gli studenti.
Sono rimasto molto colpito dalla capacità dello scrittore di immedesimarsi nei pensieri di un adolescente e di sottolineare come molti studenti vivano la vita scolastica con rassegnazione e senza trasporto. Inoltre un aspetto che ho apprezzato molto di questo libro è l'ironia che viene utilizzata.
Il testo ha una connotazione autobiografica, infatti l'autore Cristiano Cavina, nato nel 1974 e vissuto con sua madre e i nonni materni, ha frequentato come Creonti un istituto tecnico industriale che non gli piaceva. Si può comprendere, quindi, come l'autore sia riuscito a descrivere nei minimi dettagli gli stati d'animo di un ragazzo nel periodo dell'adolescenza.
23/01/2022 22:15
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Questo libro mi è piaciuto perché già dal titolo si capisce che parla di giovani e del loro difficile rapporto con i sogni e la realtà. Baldo Creonti è un alunno ripetente senza la minima voglia di studiare, "condannato", come dice l'autore, a cinque anni di Istituto Tecnico.
I racconti delle sue giornate tra i banchi di scuola scorrono in maniera veloce e divertente tra descrizioni di personaggi strambi (bidelli, compagni e professori), soprannomi che evocano timore (Il Conte Vlad) e compagni che parlano solo all'infinito (Bigini).
La vita a casa non è migliore: mamma Creonti non ha potuto studiare perché è dovuta andare a lavorare da ragazzina per aiutare la famiglia in quanto nonno Creonti si era giocato la bottega di famiglia a scala quaranta, quindi riversa sull'unico figlio tutte le sue speranze di riscatto. Ma Baldo Creonti, nonostante il dispiacere, è consapevole di non poter realizzare quel desiderio sentendosi un incapace perdigiorno. Chissà se sarà bocciato anche quest'anno...
21/01/2022 20:50
2P - Liceo Galvani, Bologna
Inutile tentare di imprigionare sogni è una lettura leggera e divertente, ma capace, alla fine, di lasciarti degli spunti di riflessione non banali. Il protagonista Baldo è un adolescente che all'inizio dell'anno scolastico si trova catapultato in una nuova realtà, l'Istituto Tecnico Alberghetti di Imola. Cavina raccontando le vicende esilaranti del protagonista e dei suoi compagni di classe riesce a evidenziare alcuni aspetti tipici del periodo adolescenziale: la ricerca di una propria identità, un difficile rapporto con la madre e con i coetanei e la mancata motivazione nello studio. Ho trovato molto interessante il personaggio di Baldo: la scuola, i professori, i compagni ci vengono tutti descritti sempre dai suoi occhi e dalla sua prospettiva. Ci troviamo infatti sempre coinvolti nei pensieri del protagonista, che però, secondo me, riusciamo a conoscere e capire meglio solo nelle ultime pagine.
Arrivata all'ultima pagina mi sarebbe piaciuto sapere come continua la storia di Baldo, cosa accadrà alla sua carriera scolastica e come evolverà il rapporto conflittuale con la madre.
Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di ridere, ma allo stesso tempo anche di pensare e immergersi nella vita di un proprio coetaneo.
Una musica che mi è venuta in mente leggendo le avventure di Baldo e dei suoi compagni è una canzone indie-pop, Tutta la vita di Gazelle. Parla infatti della gioventù e del suo modo di affrontare i periodi più bui e difficili.
Se invece dovessi pensare a un luogo direi il portico del mio liceo. L''intero romanzo infatti si svolge all'interno delle mura scolastiche e nel cortile dell'ITIS. Per me e per i miei coetanei la scuola, come luogo fisico, è un'occasione (purtroppo in questo periodo non scontata) per fare nuove conoscenze, vivere nuove esperienze e per crescere come persone.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
18/01/2022 16:55
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il libro racconta una realtà di ragazzi che combattono ogni giorno con i problemi adolescenziali: essere se stessi ed autentici senza etichette.
La storia mi è piaciuta molto perché è realistica e tratta di esperienze personali, che possono essere accadute davvero o che qualcuno può vivere tuttora.
Assolutamente il libro lo consiglierei ad un/a ragazzo/a che frequenta la scuola superiore, per potersi rispecchiare anche in alcuni ragazzi e poter trovare conforto, accorgendosi di non essere soli. Un altro motivo per consigliarlo agli adolescenti riguarda il linguaggio: è molto semplice e schietto, tipico dei ragazzi.
Per concludere vorrei dire che è una bella storia e sicuramente mi ha fatto piacere leggerla ed immergermi nel mondo contorto dell'Istituto è di Baldo!