Sì. L'errore fondamentale che avevo sempre fatto – e che lei mi aveva lasciato fare, a onor del vero – era questo: Margo non era un miracolo.
Non era un'avventura.
Non era una cosa incantevole e preziosa.
Era una ragazza.
 
A mezzanotte Quentin nota un viso completamente dipinto di nero che si staglia davanti alla sua finestra. A fargli segno di avvicinarsi è la sua vicina e amica d'infanzia Margo Roth Spiegelman, con cui non parla da anni, pur osservandola di nascosto tutti i giorni.
Sono passati esattamente nove anni da quando Margo si affacciò per la prima volta a quella finestra: voleva comunicargli che aveva fatto un'indagine, e aveva capito qualcosa sulla morte. Lei e Quentin infatti avevano scoperto proprio quel pomeriggio della loro infanzia un cadavere nel parco cittadino.
Nove anni dopo Margo è a quella finestra per altri motivi. Quella notte ha una missione da compiere e chiede, o meglio ordina, al suo amico d'infanzia, di aiutarla.
I due partono per la missione (in realtà le missioni che Margo si è promessa di portare a termine sono undici!): ha inizio una notte interminabile e piena di situazioni assurde e avventurose, che li avvicina molto.
Ma il giorno dopo Margo scompare. L'ha già fatto altre volte, e sempre ha lasciato indizi per essere ritrovata. Quentin è convinto che i messaggi questa volta siano per lui, e si mette a cercarla...

Commenti

Avatar chl
chl
14/03/2025 16:13
2L - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Città di carta di John Green racconta una storia che, in un certo senso, potrebbe succedere a chiunque. Il protagonista, Quentin “Q” Jacobsen, è un ragazzo normale con le sue insicurezze e le sue abitudini, ma da sempre è affascinato da Margo Roth Spiegelman, la sua vicina di casa, ragazza misteriosa, avventurosa, quasi irraggiungibile. Un classico esempio di come a volte vediamo le persone non per quello che sono davvero ma per come le immaginiamo. La storia prende una svolta quando, dopo anni di distanza, Margo coinvolge Q in una notte di folli avventure. Per lui è un sogno che si avvera, un momento di pura adrenalina. Ma il giorno dopo, Margo sparisce. Da qui inizia un percorso fatto di indizi e domande. Il libro affronta temi che sento molto vicini come: l'idealizzazione delle persone, la difficoltà di accettare la realtà per quella che è, l'importanza dell'amicizia e della crescita personale. Spesso ci creiamo un'immagine degli altri basata su ciò che vogliamo vedere, ma la verità è che ogni persona è molto più complessa. Q lo capisce poco alla volta, rendendosi conto che Margo non è la ragazza perfetta e sfuggente che aveva sempre immaginato, ma una persona con paure e fragilità, proprio come tutti noi. A me è piaciuto proprio perché gli argomenti come detto prima, sono molto “reali” soprattutto a quest'età.
Pensierone
Avatar Flo
Flo
25/04/2025 01:23
1I - Liceo Galvani, Bologna
Citta di carta ci insegna che spesso idealizziamo le persone, costruendo nella nostra mente immagini perfette di chi sono o di chi vorremmo che fossero. Ma quando ci troviamo faccia a faccia con la realtà, capiamo che è tutto più complesso. Imparare a conoscere qualcuno vuol dire anche accettare i loro difetti e di vedere oltre alle aspettative e illusioni che ci eravamo fatti sul loro conto.

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Avatar giuliocozzolino10
25/04/2025 11:58
1ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Un miracolo può capitare a chiunque, anche quando meno te lo aspetti. Questo è l'incipit che ha voluto dare al lettore John Green, l' autore del libro “La città di carta”. Quentin è sempre stato innamorato di Margo, fino a quando una notte cambia tutto, la ragazza si presenta alla sua finestra per proporgli un' avventura, ma accade qualcosa di strano e misterioso, la ragazza scompare e di lei non si sa più nulla. Già dall'incipit il libro ci rende curiosi, non vediamo l'ora di scoprire il continuo della storia. Il messaggio che a parer mio vuole mandare l'autore è uno solo: Ti fidi veramente di quella persona? Ovviamente Quentin cercherà di ritrovarla, facendo non solo un viaggio se così possiamo definirlo “concreto”, ma per quanto possa sembrare strano da dire anche spirituale, gli farà fare molte riflessioni e scoprire varie cose di se stesso. Il libro è adatto ad un pubblico di adolescenti, mi è piaciuto molto perché è riuscito a legare momenti di nervosismo legati alla storia, con momenti di tranquillità. La lettura scorre molto veloce intrattenendoci molto. A dire la verità anche io ero spaventato al pensiero della lunghezza del libro, ma mi sono ricreduto.
Avatar Sara_10
22/04/2025 20:07
1E - Liceo Righi, Bologna
Sara 1E Liceo Augusto Righi di Bologna Il titolo è città di carta, mentre quello originale è Paper towns. L' autore è John Green e la casa editrice BUR Rizzoli. Il dato complessivo delle pagine è 391. “Un miracolo capita a tutti. Io la vedo così. Io potrei avere visto rane o potrei aver messo piede su Marte ma il mio miracolo è stato un altro: mi sono ritrovato a vivere nella porta accanto a quella di Margo Roth Spiegelman.” Questo è l' inizio della storia di Quentin, un ragazzo che è sempre stato innamorato della sua vicina di casa, Margo, una ragazza misteriosa e un po'' folle. Un giorno, Margo sparisce e lascia dietro di sé una serie di indizi che Quentin decide di seguire per trovarla insieme ai suoi amici. La trama è avvincente pur trattando di un' originale storia d' amore. I personaggi sono molto coinvolgenti e ben costruiti. La lettura è semplice quindi abbastanza scorrevole ed è una scrittura diretta e facile, con diversi dialoghi e descrizioni. Il libro esplora i sogni e le aspettative che abbiamo sugli altri e come a volte idealizziamo le persone senza conoscerle davvero. Forse in alcuni punti sono presenti lunghe descrizioni, ma nel complesso è interessante. Consiglio questo libro anche alle persone che magari non sono appassionate alla lettura perchè è veramente coinvolgente.
Avatar sarazaccherini
22/04/2025 20:29
1E - Liceo Righi, Bologna
Il libro Città di carta di John Green è stato pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel 2009 e conta 396 pagine.In questo romanzo Quentin Jacobsen è un ragazzo tranquillo da sempre innamorato della sua vicina di casa,Margot Roth Spiegelman che una notte dopo tanto tempo di silenzio tra i due lo coinvolge in una notte di avventure,ma il giorno dopo Margot scompare lasciando degli indizi che Quentin decide di seguire.La trama è avvincente e originale,i personaggi sono realistici,i tempi principali del romanzo sono l'idealizzazione delle persone,la ricerca dell'identità e l'importanza dell'amicizia.Il suo stile di scrittura è scorrevole con dialoghi e riflessioni.Anche se non può piacere un suo punto di forza per me è il finale non scontato.È un libro consigliato a chi cerca una storia d'amore complicata con un tocco di mistero,voto finale 8 su 10
Avatar aalisabbioni
22/04/2025 20:50
1E - Liceo Righi, Bologna
Il romanzo “Città di carta” di John Green, pubblicato nel 2008 parla della storia tra Quentin, un ragazzo con una vita normale, tranquilla, e Margo, la sua vicina di casa con cui è sempre stato amico quando erano bambini, anche se da un po' avevano perso i rapporti. Questo cambia quando, una notte Quentin viene coinvolto da Margo nella sua vendetta contro l' ex ragazzo. Il giorno dopo però Margo scompare. Quentin, nell' intento di trovarla, nota delle cose che sembrano essere degli indizi lasciati apposta per lui da parte di Margo proprio per farsi trovare. Quentin allora farà un viaggio che gli farà scoprire non solo il mondo che lo circonda ma anche se stesso. La trama è ben costruita e avvincente con momenti ricchi di tensione ma anche di riflessione e leggerezza, mentre i personaggi sono realistici. La tematica principale è l' identità e la scoperta di essa. Lo stile del libro è abbastanza semplice e scorrevole con un linguaggio giovanile. Tra i punti ci sono sicuramente i personaggi ben costruiti e il messaggio molto forte e ricorrente nelle vite degli adolescenti, alcune parti del romanzo possono però risultare un po' lente e il finale può essere inaspettato per chi si aspetta una conclusione romantica. In conclusione “Città di carta” è un romanzo capace di coinvolgere e riflettere e lo consiglio a chi cerca una lettura che parli di crescita.
Avatar carli
22/04/2025 20:52
1E - Liceo Righi, Bologna
Questo libro narra la storia di due ragazzi, un ragazzo e una ragazza che si conoscevano fin da piccoli, ma avevano perso i rapporti poichè frequentavano due gruppi differenti di amici. Una notte tutto cambia quando lei va a cercarlo. Ecco che il passato ritorna. In quella notte colmeranno tutto il tempo perso. Ma, propio quando tutto sembrava andare bene, la mattina seguente lei scompare lasciando degli indizi. Il libro tratta le tematiche dell'innamoramento, della fase adolescenziale e della società che li circonda Lo stile narrativo del libro è a mio parere poco scorrevole e a tratti noioso, sebbene usi un linguaggio comune e semplice. Ritengo che il punto di forza di questo libro sia la trama amorosa tra i due ragazzi. La poca scorrevolezza ed il finale poco chiaro costituiscono il suo punto debole. Per finire non consiglierei questo libro alle persone a cui non piacciono trame complicate e misteriose.
Avatar bouchraa
10/04/2025 16:09
1I - Liceo Laura Bassi, Bologna
La città di carta è un romanzo scritto da John Green, autore di Colpa delle stelle. Il protagonista è Quentin “Q” Jacobsen, un liceale timido che vive a Orlando, in Florida. Fin da bambini, lui e Margo Roth Spiegelman erano amici, ma con l'adolescenza le loro strade si sono divise: Margo è diventata una delle ragazze più popolari della scuola, mentre Quentin ha preferito rimanere nell'ombra, con i suoi due migliori amici, Ben e Radar. Una notte, poco prima della fine dell'ultimo anno di liceo, Margo nel cuore della notte si piomba nella camera di Quentin e lo convince ad accompagnarla in una serie di missioni di vendetta. ma il giorno dopo lei scompare misteriosamente. Deciso a ritrovarla, Quentin segue gli indizi che lei ha lasciato dietro di sé, solo per rendersi conto che l'''idea che si era costruito di Margo non corrisponde alla realtà. Alla fine, capisce che l'unico modo per andare avanti è lasciarla andare e concentrarsi sulla propria vita. Consiglio questo libro a tutti gli adolescenti che faticano a lasciar andare le persone che amano. offre una riflessione profonda sulle illusioni, sulle aspettative,la paura del cambiamento e la crescita personale.Infatti Il protagonista riassume l'emblema del classico adolescente che idealizza le persone che ammira,usandoli spesso come punto di riferimento,Margo invece si trasferisce nella città di carta per scappare da tutte le aspettative e pressioni sociali che deve sopportare ogni giorno.Di solito Non leggo questa tipologia di libro,ma John green,con questo romanzo è stato capace di farmi restare con lo sguardo attaccato al libro dalla prima all'ultima riga
Avatar a-so-mè
07/04/2025 17:13
1A - ITS Morigia-Perdisa, AGRARIO, Ravenna
Mi ha colpito molto questo libro, perchè parla di dei ragazzi che frequentano l'ultimo anno di scuola, e devono fare un ballo scolastico, e un ragazzo in particolare è innamorato di una sua cara amica, Margo. Questa ragazza circa una settimana prima del ballo scappa e nessuno si spiegava dove fosse andata. Alcuni ipotizzavano che si fosse suicidata, il ragazzo, Quentin dice che era impossibile, lei lascio degli indizzi, lui la cercò e alla fine di tutto la trovò a New York dove lei sognava di andare. Consiglio questo libro ad un ragazzo giovane e che gli piacciono un pò questo genere di storie.
Avatar Sonietta
31/03/2025 15:20
1E GEC - IIS Palladio, Treviso
Vi consiglio di leggere questo libro , è molto bello e appassionante , in alcuni momenti il libro però mi ha annoiato perché era lento e pesante . In questo libro si vede anche la forte amicizia che c'è tra i ragazzi che sono disposti a mollare tutto pur di aiutarsi a vicenda
Avatar Andra001
21/03/2025 20:03
1I - Liceo Galvani, Bologna
Il libro mi ha fatto riflettere su come sia facile idealizzare le persone e costruire su di esse un'immagine che non corrisponde alla realtà. Quentin ha creato un'idea di Margo che è più una proiezione dei suoi desideri e delle sue aspettative, piuttosto che una vera conoscenza della sua persona. La storia ci fa capire che l'idealizzazione può distorcere la nostra percezione degli altri e impedire di apprezzare le persone per quello che sono realmente. Alla fine, è importante accettare le imperfezioni e le sfumature di chi ci circonda, senza cercare di incastrare gli altri in un'immagine che creiamo noi. La ricerca di Margo è, in fondo, una ricerca di sé stesso per Quentin, un percorso di crescita che lo porta a comprendere che la realtà è spesso più complessa e meno romantica di quanto speriamo.

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Avatar gabrieledotti
24/03/2025 00:17
2A - Liceo Tassoni, Modena
Questo libro parla di un ragazzo insicuro, che guarda alla sua vita come fosse un treno sui binari, ovvero vive in modo sicuro, seguendo le rotaie in modo monotono, senza rischiare di combinare qualcosa e di mettersi nei guai, compiendo sacrifici per la realizzazione del futuro a lui predestinato a scapito del suo presente. Ma dopo la notte passata con Margo, una ragazza avventurosa, imprevedibile e della quale è innamorato da quando erano piccoli, Quentin, il protagonista, inizia a desiderare che si rompa quella routine che fino ad allora lo ha tenuto al sicuro da imprevisti e da problemi, solo per sentirsi vivo come si era sentito quella notte dove non tutto è riuscito come pianificato, dove qualcosa è andato anche storto, ma dove ogni sentimento, ogni emozione provati quella notte erano reali. Mi piace molto, oltre per la trama, anche perché nonostante sia un libro semplice, di lettura scorrevole, affronti argomenti più complessi, come il modo in cui noi vediamo le vite degli altri, o come il suicidio e la depressione, senza interrompere lo svolgimento della storia.
Avatar FrancescoC
23/03/2025 11:58
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro mi è piaciuto ma soprattutto in alcuni tratti per esempio il finale perchè non te lo aspetteresti così, poi ci sono descrizioni che secondo me sono di troppo soprattutto alľinzio, mi è piaciuto anche perchè ci si riesce ad immedesimarsi nel protagonista Quentin.
Avatar Primavera
20/03/2025 16:13
1ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Ciò che vediamo negli altri è davvero ciò che sono? Questa è la domanda che mi è rimasta in testa dopo aver letto Città di carta. John Green ha un modo di scrivere che sembra leggero, ma in realtà ti lascia dentro qualcosa su cui riflettere. Il libro parla di crescita, illusioni e di come a volte costruiamo immagini delle persone senza conoscerle davvero. Lo stile è scorrevole e pieno di dialoghi, con personaggi che sembrano veri, con le loro insicurezze, le loro battute e i loro momenti di confusione. C'è un mix ben bilanciato tra riflessioni profonde e scene divertenti, cosa che rende la lettura coinvolgente senza essere troppo pesante. La cosa che mi ha colpito di più è come l'autore riesce a mostrare la distanza tra quello che pensiamo di sapere sugli altri e la realtà. Spesso crediamo di conoscere bene una persona solo perché abbiamo costruito un'immagine nella nostra testa, ma la verità è più complessa. L''unico aspetto che mi ha lasciato un po' perplessa è il finale, che non dà tutte le risposte che ci si aspetterebbe. Ma forse è proprio questo il punto: non sempre tutto si chiude perfettamente e a volte le scoperte più importanti sono quelle che facciamo su noi stessi. Consiglio questo libro a chi ama le storie che fanno riflettere senza essere noiose. Non è solo un romanzo per ragazzi, ma una lettura che può dire qualcosa a chiunque si sia mai chiesto chi è davvero l'altro e, soprattutto, chi siamo noi.
Avatar Ria
Ria
20/03/2025 12:14
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Ho letto il libro “città di carta” di John Green. Questo libro personalmente non mi è piaciuto perché non rientra nei miei gusti, inoltre, non ha suscitato interesse e non è riuscito, a mio avviso, a esprimere il suo messaggio. L'idea di base poteva anche essere interessante ma lo sviluppo della trama e dei personaggi era estremamente superficiale. La storia mi è sembrata molto infantile e lo sviluppo era poco profondo e molto prevedibile, come se fosse stato scritto per dei bambini. Molti punti della trama risultano privi di una vera logica e molto forzati e questi fatti hanno reso difficile la lettura del libro. Il linguaggio e il tono rendono il libro a parer mio più accessibile ai fanciulli di 9-10 anni piuttosto che ai ragazzi di 15-16 anni che purtroppo potrebbero trovarlo noioso e privo di spunti. Penso che sia un libro sopravvalutato e che non è riuscito a esprimere al meglio il suo potenziale. Concludendo posso affermare che non è riuscito a suscitare un interesse e che non mi ha affatto convinto.