The Hurricane
Norman Jewison
1999
coraggio
razzismo
violenza
pugilato
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Rubin “Hurricane” Carter è un pugile di colore che sta puntando al titolo mondiale dei pesi medi. Improvvisamente però viene arrestato con l'accusa di triplice omicidio. Pur innocente, viene giudicato colpevole e condannato a tre ergastoli.Disperato, Carter in cella scrive la storia dell'ingiustizia subita in un'autobiografia intitolata The Sixteenth Round, che accende un serio dibattito e colpisce l'opinione pubblica nazionale: alcuni personaggi molto famosi, come Bob Dylan (che su di lui scrive una splendida canzone, appunto Hurricane) e Muhammed Ali. Ma non basta, e Carter rimane dietro le sbarre, dove riesce in qualche modo a trovare la pace interiore.Anni dopo, un giovane si appassiona al caso, e inizia una corrispondenza con lui. Convinto della sua innocenza, il ragazzo mette in moto contro tutti una seria indagine per far riaprire il caso.
Qualcosa sull'autore
Norman Frederick Jewison (1926) è un regista canadese tre volte candidato al premio Oscar come migliore regia. Si è spesso battuto per cause sociali e politiche producendo poi opere controverse e di complicato accesso per il pubblico. Tra i suoi principali film troviamo: "La calda notte dell'ispettore Tibbs" (1967), "Il violinista sul tetto" (1971) e "Jesus Christ Superstar (1973", trasposizione cinematografica del famoso musical omonimo.
Rilanci
F. Kafka, Il processo
- R. Kleist, "Il pugile", Bao Publishing, 2015;
- S. Hopkins, "Race - Il colore della vittoria", Germania/Canada/Francia, 2016
Perché lo consigli
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