The host

Andrew Niccol,
2013
distopia fuga ribellione controllo
Siamo riusciti ad occupare quasi tutti i corpi degli umani. Ma ci sono ancora sacche di resistenza umana.
Il film è tratto dal romanzo L'ospite di Stephenie Meyer. In questo film una razza aliena colonizza la Terra, rendendola più pulita, sicura, pacifica e senza pericoli né malattie. Per fare ciò gli alieni occupano il cervello degli umani, impossessandosene e imponendo la loro identità. Nonostante ciò alcune persone combattono contro gli alieni, e tra questi c'è la protagonista, Melanie. Anche il cervello di Melanie viene “occupato” da un aliena, che si chiama Viandante e che ha la missione di scavare nella memoria della protagonista per trovare il rifugio degli umani sopravvissuti. Ma Viandante fallisce perché “contagiata” dalle emozioni di Melanie.. Allora, Cercatrice, l'alieno che procaccia corpi umani per i nuovi alieni in arrivo, decide di “sostituire” Viandante ed entrare lei stessa nel cervello della ragazza. Il piano diabolico dell'aliena riuscirà?

Qualcosa sull'autore

Regista e sceneggiatore neozelandese, Andrew Niccol, marzo 1964, è uno degli autori hollywoodiani più vicini agli scrittori di fantascienza degli anni ‘50. Con lui e con i suoi film il futuro è sempre in questione. Nel 1998 vince il BFTA per la migliore sceneggiatura originale con The Truman Show.

Rilanci

J. Blakesone, La quinta onda, USA, 2016 
Roland Emmerich, Independence Day, USA, 1996

Perché lo consigli

Lo consiglio agli amanti della fantascienza e dei film ambientati in un futuro distopic. Nonostante il pensiero di una “occupazione” possa fare rabbrividire alcune persone, quella che avviene nel film è minimalista e così semplice, che sembra non creare alcun tipo di dolore. In ogni caso, la scelta degli effetti speciali, dà un tocco di fantascienza in più al film, grazie agli strumenti che sono utilizzati a tale scopo. 

Rayhana Taoufik 3AL Liceo Rosmini, Rovereto.