Stai zitta

Michela Murgia
Einaudi, 2021
violenza ribellione femminile femminismo
Questo libro è uno spunto di riflessione su temi di pertinenza femminile come il femminicidio, la violenza di genere o la disparità del salario. Michela Murgia prende in esame alcune frasi di uso comune che mettono in evidenza questo profondo divario, spesso invisibile anche agli occhi delle donne. Il paragrafo più rappresentativo nella logica del libro è l'ultimo (era solo un complimento) il quale riprende una delle nove frasi che l'autrice, Michela Murgia, analizza. Tutti noi siamo succubi di una società patriarcale e maschilista che ci influenza sotto diverso aspetti, a partire dal linguaggio. Molte frasi (tra cui "stai zitta" oppure "calmati") vengono utilizzate ormai quotidianamente contro le donne che molto spesso non ci fanno caso e lasciano correre. Semplicemente l'inesistenza del femminile in alcuni sostantivi lavorativi implica, di fatto, che è proprio il contesto in cui viviamo il quale, anche inconsciamente, pone dei limiti mentali difficili da superare. “Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo…” che finalmente questi limiti sono stati superati.

Qualcosa sull'autore

Michela Murgia, nata a Cabras il 3 giugno del 1972, è una scrittrice e critica letteraria vincitrice di numerosi premi tra cui il Campiello. Laureata in teologia, esordisce come scrittrice nel 2006 con il libro il mondo deve sapere, all’interno del quale descrive le condizioni di vita e di lavoro degli impiegati precari di una multinazionale, partendo dalla sua esperienza personale.

Rilanci

Il colore viola (film del 1985) 
Unbelievable (serie Netflix del 2019)

Perché lo consigli

Consiglio questo libro perché è uno spaccato sulla realtà odierna, e in particolar modo riguardo alle violenze e discriminazioni subite dalle donne. E’ proprio grazie a figure di intellettuali autorevoli come la Murgia, che non mancano di “denunciare” episodi discriminatori, che ci si rende consapevoli delle ingiustizie e proprio per questo le si possono combattere. 

Presentazione realizzata da Carlotta Bonato, Liceo Filzi di Rovereto.