Questo film narra la storia di una donna, Joy, e del suo bambino, Jack, che vivono in un posto angusto, chiamato da loro “stanza”, prigionieri di Old Nick. Joy subisce regolarmente abusi da parte di Old Nick, durante uno dei quali rimane incinta. Durante i primi anni di vita a Jack viene raccontato che ciò che è fuori dalla porta è il cosmo, che la tv è una scatola magica, che rappresenta solo finzione. Con il tempo Jack inizia a farsi domande e a dubitare di tutte queste storie raccontate dalla madre, diventa curioso di conoscere di più, fa sempre più domande “sul fuori”. Joy è al limite della disperazione e pensa a una fuga: fingere che Jack sia morto, così da costringere Old Nick a portarlo fuori, per poi farlo scappare e chiamare la polizia. E così accade. Entrambi vengono liberati e Old Nick finisce in prigione. Successivamente si vede come Jack si rapporta con il mondo, le sue paure, la curiosità e il suo godersi lo spazio, molto più ampio rispetto a prima.

Credo che questo film sia veramente toccante, una storia davvero formidabile. È una storia vera, e questo rende la visione del film ancora più emozionante. Mi è piaciuto veramente parecchio, anche se il tema è un po’ pesante.