La Bussola d’Oro

Philip Pullman
Salani Editore, 1996
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DaughterOfPoseidon
15/02/2020 14:13
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“Così Lyra e il suo daimon voltarono le spalle al mondo in cui erano nati, guadarono verso il sole e camminarono nel cielo.”
In un mondo alternativo dove l'anima ti cammina al fianco sotto forma di daimon, un animale che riflette il tuo carattere, Lyra e il suo Pantalaimon vivono da sempre al Jordan College, a Oxford. Impertinente e vivace, bravissima a mentire, Lyra è una perfetta monella di strada. Ma un giorno si nasconde nell'armadio del Salotto Privato del college per origliare una conferenza di suo zio Asriel, suo tutore dopo la morte dei genitori, e inavvertitamente vede il Maestro del College versare del veleno nel vino dello zio. Quando Asriel sta per berlo, salta fuori dall'armadio e lo salva, così lui le permette di assistere, seppure nascosta, alla conferenza, dove parla della Polvere. Poi il Maestro del College dona a Lyra un aletiometro, un misuratore di verità. Marisa Coulter, studiosa in visita al College, la incontra e, sapendo che possiede l'aletiometro, un oggetto molto raro, la porta con sé in un viaggio al Nord alla scoperta della Polvere. Fra orsi corazzati, mongolfiere e Ingoiatori, è un libro indimenticabile, che rimane scolpito nel cuore.

Qualcosa sull'autore

Sir Philip Pullman (Norwich, 19 ottobre 1946) è uno scrittore britannico. Ha studiato all'Università di Oxford. La sua trilogia bestseller "Queste oscure materie" - composta dai romanzi La bussola d'oro, La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra - pur essendo indirizzata ai ragazzi, ha attirato anche un numero crescente di lettori adulti. I singoli volumi della trilogia hanno vinto diversi importanti premi letterari nel Regno Unito.

Rilanci

Questo libro fa parte della trilogia di Queste Oscure Materie ed è seguito da La Lama Sottile e Il Canocchiale d’Ambra.

Perché lo consigli

Lo spiegherò con una citazione di Quirino Principe su questo libro: “Da un’altezza incomparabilmente più alta rispetto a ciò che volenterosamente è definito fantasy, Philip Pullman riesce a vedere.” Non avrei saputo dirlo meglio.