Io prima di te

Jojo Moyes
Mondadori, 2016
amore diversità ostacoli
Non mi ero mai resa conto che la musica avesse il potere di liberare quello che tenevi imprigionato dentro di te, trasportandoti in luoghi che nemmeno il compositore aveva immaginato. Lasciava un'impronta nell'aria intorno a te, come se andandotene ti portassi via le sue tracce.
A ventisei anni Louisa Clark sa tante cose. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa. Probabilmente sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima e che l'ha inchiodato su una sedia a rotelle gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima. Quello che invece ignora è che Louisa sta per irrompere nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. Nessuno dei due sa che la propria vita sta per cambiare definitivamente.

Qualcosa sull'autore

Jojo Moyes è nata e cresciuta in Inghilterra e oggi è una delle più affermate scrittrici internazionali. Inizialmente ha lavorato come giornalista all’Independent prima di dedicarsi a tempo piena alla scrittura. Altre sue opere sono: “La ragazza che hai lasciato”, “Luna di miele a Parigi”, "Innamorarsi in un giorno di pioggia” e “Dopo di te”.

Rilanci

J. Green, Città di carta, Rizzoli, 2014; 
T. Sharrock, Io prima di te, USA/GB, 2016

Perché lo consigli

È un libro meraviglioso, commovente e intenso. Racconta di amore e di coraggio. Quando si inizia a leggerlo forse non si ha la totale consapevolezza di dover affrontare un libro complesso per l’argomento che tratta. Mi hanno colpito i caratteri dei protagonisti. Will, imprigionato fisicamente e Louisa imprigionata mentalmente. Lui che vorrebbe ma non può e lei che potrebbe ma non vuole. 

Anna Robol, 1CL, Liceo Rosmini di Rovereto