I lupi di Currumpaw

William Grill
Rizzoli, 2017
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«Un tempo in nord America vivevano liberi mezzo milione di lupi, ma con l'arrivo dei coloni europei il loro habitat iniziò a cambiare.»
A partire da Cappuccetto Rosso, in quanti racconti i lupi vengono descritti come animali minacciosi, selvaggi, assassini? William Grill, un giovanissimo e geniale illustratore inglese, con questo libro ci racconta una storia vera, in cui le parti si invertono. A fine Ottocento, a Currumpaw, New Mexico, un branco di lupi capitanato da Lobo, gigantesco esemplare di intelligenza leggendaria, diventa l'incubo di tutti gli allevatori per le continue scorribande tra le greggi. Contro di loro vengono chiamati vari cacciatori di lupi, fino al più grande, Ernest Thompson Seton, il vero protagonista delle storia, che si mette subito all'opera per eliminare “il problema”.Ma i lupi di Currumpaw non sono animali cattivi, stanno semplicemente lottando - e con molta astuzia - per la propria sopravvivenza. Il loro ambiente naturale e il suo equilibrio sono infatti stati stravolti dall'arrivo degli umani che stanno colonizzando le pianure, e gli uni difficilmente riescono ad adattarsi agli altri. Chi è qui la minaccia? Chi la vittima?Al lettore il piacere di scoprire quello che il cacciatore Seton comprenderà man mano che si avvicina a Lobo e alle logiche della natura. Una storia tutta narrata per immagini che ci mostra quanto si può imparare anche dai peggiori errori.leggi tutti i commenti dei ragazzi che lo hanno letto

Qualcosa sull'autore

Giovanissimo illustratore inglese, William ha trovato nel disegno il linguaggio perfetto per raccontare le sue storie. Lui che, dislessico, sa quanto possa essere complesso leggere le parole, nei suoi fumetti narra gli avvenimenti immagine dopo immagine, attraverso lunghe sequenze che accompagnano il lettore in spazi lontani e mitici, ma anche storici. È già super premiato per le sue opere, tanto da essere stato il più giovane vincitore, a soli 25 anni, del premio Kate Greenaway, il più importante e prestigioso riconoscimento per l’illustrazione nel Regno Unito.

Rilanci

- M. Burgess, "Il grido del lupo", Equilibri, 2017; - J. London, "Zanna Bianca", Mondadori, 2013

Perché lo consigli

Per rivalutare chi nelle narrazioni gioca sempre il ruolo del "cattivo", semplicemente cambiando il punto di osservazione. Per capire quanto l'interazione tra l'uomo e la natura può - e deve - essere delicata per evitare che gli equilibri si rompano. Perché William Grill riesce, senza parole, a raccontarci gli spazi immensi e incontaminati delle pianure nordamericane quando i lupi erano ancora i nobili padroni di quelle terre. Perché la natura selvaggia non sarà mai al servizio dell'uomo, ed è bene ricordarselo per poter dire di amarla.