Darkest Minds

Alexandra Bracken
Sperling & Kupfer, 2012
fantascienza guerra poteri speciali giovani
NickG
07/05/2021 01:46
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Il Governo non era spaventato da ciò che era successo a chi non si era salvato: era spaventato da noi... perché i sopravvissuti erano cambiati.
Nel futuro, i ragazzi d'America sono minacciati da un 'virus', la NIAA, che uccide gran parte della popolazione tra i sette e i diciassette-diciotto anni. I giovani che sopravvivono sviluppano dei poteri sovrannaturali, e vengono classificati in cinque distinte categorie: i Verdi hanno un'intelligenza fuori dal comune, i Blu hanno poteri telecinetici, i Gialli elettrocinetici, i Rossi controllano il fuoco e gli Arancioni la mente umana. Questi ultimi due vengono considerati i più pericolosi e per questo vengono tenuti sotto controllo in modo particolare. Tutti i ragazzi sono deportati in dei campi di concentramento, dove le FSP (Forze Speciali Psi) li opprimono continuamente e li costringono a lavorare senza sosta. Intanto l'America è isolata da tutti gli altri Stati, che temono un contagio, e l'economia decade in fretta, costringendo le persone a creare delle grandi baraccopoli nelle periferie delle grandi città.

Qualcosa sull'autore

Alexandra Bracken nasce a Scottsdale il 27 febbraio 1987. È una scrittrice statunitense, autrice di bestseller del New York Times. Il suo romanzo d'esordio, Brightly Woven, è stato pubblicato nel 2010. È cresciuta a Scottsdale, in Arizona. Tornò in Arizona dopo aver vissuto per molti anni a New York dove ha lavorato nell'industria editoriale per bambini, prima come assistente editoriale, poi nel marketing. Dopo sei anni, ha deciso di scrivere a tempo pieno. Si è laureata alla Chaparral High School nel 2005 e ha frequentato The College of William and Mary a Williamsburg, Virginia, diplomandosi con lode in storia e inglese nel maggio 2009.

Rilanci

Darkest Minds 2 - Never Fade (2013) 
Darkest Minds 3 - In the Afterlight (2014) 
Darkest Minds 4 - La fuga (2018)

Perché lo consigli

Lo consiglio perché, oggettivamente, è ben scritto e anche perché mostra come dei bambini (o ragazzi) reagiscono in maniera diversa allo stesso problema.