Black or White

Michael Jackson
..., 1991
razzismo musica pop
“See, it's not about races, just places, faces...I'm not going to spend my life being a color.” (“Vedi, non si tratta di razze, solo posti, volti...non spenderò la mia vita essendo un colore.”)
Questa canzone è stata estratta come singolo dall'ottavo album di Michael Jackson intitolato “Dangerous” e ha raggiunto la prima posizione in venti paesi, infatti ha vinto due dischi di platino. Durante la sua uscita (1991) esisteva un'intolleranza reciproca tra persone nere e bianche, causata anche dall'aria di rivolta presente nei quartieri afroamericani di Los Angeles dopo che un tassista nero era stato colpito ripetutamente con un manganello da quattro poliziotti bianchi. Per questo motivo, il testo vuole denunciare il razzismo, infatti l'autore con le sue parole ha trasmesso un messaggio molto importante: le persone non devono essere etichettate in base al loro posto di provenienza, ai lineamenti fisici o al colore della pelle. Inoltre, anche nel videoclip di questo singolo sono presenti svariati luoghi e persone di nazionalità diversa per trasmettere il concetto di uguaglianza e multiculturalismo. Lo stesso autore ha dichiarato di aver scritto questa canzone a causa della sua rabbia nei confronti dei pregiudizi, dell'odio razziale e del bigottismo.

Qualcosa sull'autore

Michael Jackson (1958-2009) è stato un cantautore, compositore, produttore discografico, coreografo, ballerino e filantropo.  È stato nominato re del pop e l’uomo più famoso del pianeta, infatti è l’artista più premiato della storia e una delle figure più significative degli ultimi due secoli.  Il cantante, oltre a sostenere i movimenti contro il razzismo, ha creato delle associazioni benefiche per difendere i diritti dei bambini e degli animali. È morto nel 2009 a causa di un infarto cardiaco  determinato da un’intossicazione causata da un farmaco

Rilanci

-“Pomodori verdi fritti” di Fannie Flagg: questo libro racconta la storia di Ruth e Idgie, due ragazze che vivono in Alabama nel 1930. Oltre a parlare della loro relazione, vengono descritti molti atti razzisti nei confronti delle persone nere.  -“Il saluto” di Matt Norman e Christopher Kirby: questo documentario descrive un evento significativo avvenuto alla premiazione della finale delle Olimpiadi di Città del Messico. Tommie Smith, John Carlos e Peter Norman, tre atleti afroamericani, hanno conquistato il podio e durante l’inno americano hanno abbassato il capo alzando il pugno con un guanto nero come simbolo del Black Power. Questo atto è stato una protesta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti.  -“Nina” di Alice Brière-Haquet e Bruno Liance: questo libro illustrato narra la storia di Nina Simone, una cantante jazz afroamericana, che lei stessa racconta a sua figlia. Vengono descritti gli atti razzisti subiti dalla protagonista e i suoi sentimenti a riguardo

Perché lo consigli

Ho scelto una canzone perché per me la musica è sempre stata molto importante e penso che possa influenzare le persone, quindi è uno strumento molto efficace per trasmettere un messaggio, in questo caso quello del razzismo.  Il singolo che ho scelto si intitola Black or white e queste parole racchiudono il tema principale dell’argomento trattato: la relazione tra le persone nere e quelle bianche.  Consiglio questa canzone perché leggendo il testo si percepisce l’intento antirazzista dell’autore. Inoltre, dai tempi del pezzo di Jackson, la situazione non è per niente cambiata, quindi riengo questo “urlo” di rabbia e indignazione, alquanto contemporaneo e utile. Suggerisco questo singolo anche per la sua efficacia ritmica e la composizione musicale, che lo rendono potente e molto ballabile. Presentazione realizzata da Francesca Gullotta, Liceo Filzi di Rovereto.