Aria Sottile
Jon Krakauer
Corbaccio, 1997
avventura
coraggio
natura
responsabilità
"Qualunque idiota può salire in cima a questa collina, se è abbastanza deciso a farlo", osservò Hall. "Il punto è tornare indietro vivi."
Il protagonista della storia si chiama Jon.
Jon, è un giornalista, ma fin da piccolo aveva la passione per l'alpinismo e le scalate, per le montagne e la natura che le circondava. Quando gli viene offerta l'occasione di scalare l'Everest, il monte più alto del mondo, e scrivere un articolo su di esso, lui non perde tempo, e senza indugiare parte per arrivare in Nepal. Una volta arrivato, conosce tutte le persone che lo accompagneranno nella scalata, un'impresa difficile ma non impossibile.
Jon passa i primi mesi ad allenarsi e ad abituarsi all'altitudine della montagna.
Quando arriva il momento di partire sono tutti felici ed eccitati all'idea di arrivare sul punto più alto del mondo e tutto va come dovrebbe andare.
O almeno così sembra.
Troppe sono le incertezze che continuamente tormentano gli alpinisti, troppi sono i problemi tecnici e troppi sono i capricci della montagna.
Qualcosa sull'autore
Jon Krakauer (12 aprile 1954) è un saggista e alpinista statunitense, conosciuto per i suoi libri riguardanti la vita all'aria aperta e l'alpinismo. Krakauer è stato uno dei sopravvissuti di una spedizione commerciale che ha scalato l'Everest il 10 maggio 1996. Da questa terribile esperienza nasceranno il libro "Aria sottile" nel 1998 ed il film "Everest" nel 2015.
Rilanci
Into the Wild (nelle terre selvagge), Dagli appennini alle Ande
Perché lo consigli
Consiglio questo libro a tutti, poiché oltre a far vivere al lettore l'appassionante emozione dell'avventura, fa riflettere su tanti aspetti della vita e di quanto essa sia importante. Mi ha fatto pensare molto al concetto che noi abbiamo di comunità e di aiuto verso il prossimo, di quanto, a volte noi diamo per scontate queste cose. Mi ha fatto anche ragionare sul fatto che tutti dovrebbero essere sempre gentili e ben disposti nei confronti di chi ha bisogno di una mano. Consiglio "Aria sottile" per questo. Perché trascina in modo coinvolgente ed avvincente il lettore nell'avventura ma lo fa anche emozionare e riflettere su tante cose che si pensa siano banali.