Annientamento
Alex Garland
2018
avventura
amore
fuga
sopravvivenza
mutazione
I nostri corpi e le nostre anime diventeranno frammenti sempre più piccoli finché non resterà più. Annientamento.
Lena professoressa di biologia ed ex soldatessa è tenuta in quarantena da quando è tornata dalla una missione: esplorare un fenomeno anomalo definito il "Bagliore". La storia è un lungo flashback, in cui Lena racconta quello che le è capitato.Kane, soldato e marito di Lena, si avventura nella zona disastrata dell'Area X con la sua squadra, e rientra a casa, dopo quasi un anno, senza memoria di quello che è successo in missione e gravemente malato: la moglie per precauzione viene messa in quarantena. Lena contatta i commilitoni di Kane e tramite loro conosce la dottoressa Ventress, psicologa, la quale racconta che l'Area X è una zona nella quale è caduto, tre anni prima, un corpo celeste che ha dato inizio a un misterioso fenomeno biologico elettromagnetico capace di impedire l'uso di apparecchi tecnologici. Inoltre racconta che tutti coloro che si sono avventurati nella zona non sono mai tornati: a parte Kane. Ventress offre a Lena di unirsi alla nuova squadra per raggiungere il "Bagliore", una zona specifica dell'Area X, per cercare risposte e possibilmente una cura per il marito.
Qualcosa sull'autore
Alex Garland (nato il 26 maggio 1970 a Londra) è uno scrittore, sceneggiatore e regista inglese, figlio del noto cartoonist Nick Garland. Studia storia dell'arte all'Università di Manchester e per un po' di tempo lavora come disegnatore fumettista. Nel 1996 esce il suo primo romanzo, The Beach (L'ultima spiaggia in Italia). Nel 2015 scrive e dirige Ex Machina, film per il quale riceve la sua prima nomination all'Oscar alla migliore sceneggiatura originale. Nel 2018 è uscito il suo secondo film da regista, Annientamento, tratto dal romanzo omonimo di Jeff VanderMeer.
Rilanci
Ex Machina - Alex Garland (2015)
The 100 - Jason Rothenberg (2014)
The Rain - Kenneth Kainz (2018)
Jeff VanDermeer, Annientamento, Feltrinelli
Perché lo consigli
Lo consigliamo perché è un film pieno di avventura e di suspence. Il film ci insegna che la nostra concettualizzazione razionale dell’esistenza è una gabbia che ci impedisce di percepire il suo fluire eterno e ininterrotto. Inoltre tratta di argomenti di cui non si sente molto parlare, come la depressione e lo stato di shock post bellico, infine come un’unica presenza esterna può influire e cambiare del tutto un altro ambiente e addirittura tutto un ecosistema.
Lorena e Cecilia 3AL Liceo Rosmini, Rovereto.