12 anni schiavo

Steve McQueen
2013
razzismo schiavitù violenza discriminazione
Solomon: Pochi giorni fa ero con la mia famiglia a casa mia. E ora tutto è perduto. Robert (uno schiavo): Se vuoi sopravvivere lavora e parla meno che puoi. Solomon: Io non voglio sopravvivere. Io voglio vivere.
12 anni schiavo è lo sconvolgente racconto della vita di Solomon Northup, un uomo di colore nato libero nello Stato di New York che vive con la moglie Anne e i figli Margaret e Alonzo; è proprietario di un piccolo appezzamento di terreno ed è un talentuoso violinista. Nel 1841 viene ingannato da due falsi agenti di spettacolo che gli propongono un lavoro ben retribuito come violinista. Dopo essere stato drogato, Solomon viene imprigionato, privato dei documenti che certificano la sua libertà, costretto a cambiare identità e a dimenticare il proprio passato, la propria famiglia. Viene deportato in Louisiana dove viene venduto come schiavo, cambiando per tre volte padrone, ma lavorando principalmente nella piantagione di cotone dello schiavista Edwin Epps, un uomo crudele e pericoloso. Nel corso della storia, il protagonista lotterà per conservare la propria dignità e per resistere alle torture inflittegli dal padrone, ma un inaspettato incontro cambierà il suo destino.

Qualcosa sull'autore

Il regista e sceneggiatore è Steve McQueen, conosciuto a livello internazionale per la regia dei film Hunger e Shame, con 12 anni schiavo porta a casa gli Oscar come miglior film, miglior sceneggiatura non originale e migliore attrice non protagonista con Lupita Nyong’o. Nato a Londra nel 1969 è un regista inglesi molto interessante, perché dotato di uno stile inconfondibile. McQueen, nei suoi film, sottolinea l’importanza della fisicità dell’attore come linguaggio per esprimere una ferita interiore o sociale. In 12 anni schiavo affronta il tema dello schiavismo, evidenziando la violenza fisica subita dal protagonista, ponendo in questo modo il corpo di Solomon in primo piano, ma soprattutto mettendo in risalto una condizione disumana di cui si ha una conoscenza forse ancora superficiale.

Rilanci

FILM: Green Book - Peter Farrelly LIBRI: The Help - Kathryne Stockett Il buio oltre la siepe - Harper Lee L’isola sotto il mare - Isabel Allende

Perché lo consigli

Vi consiglio la visione di questo film, perché racconta una storia vera che bisogna tenere a mente. 12 anni schiavo è un documento di straordinario valore umano e storico, conserva ancor oggi la forza di un’orgogliosa rivendicazione della dignità e dell’uguaglianza di tutti gli uomini. Questo film, oltre ad essere estremamente toccante ed emozionante, fa riflettere molto sulle sofferenze che sono state costrette a subire le persone di colore a causa della schiavitù, che in quei tempi negli USA era legale. Tutt’oggi la lotta al razzismo non è ancora vinta, nonostante in passato ci siano stati numerosi passi in avanti da parte di numerosi abolizionisti che combattevano per questa causa, e questo lo possiamo dimostrare dagli innumerevoli episodi di discriminazione razziale a cui assistiamo. 12 anni schiavo è in grado di rappresentare un periodo storico, la complessità di atti e conseguenze, le sfumature dei timori e dei sentimenti, gli inevitabili rapporti di forza tra parti troppo distanti perché entrino veramente a confronto. 
Presentazione realizzata da Alessia Lumia, Liceo Filzi di Rovereto.