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Dopo tre anni di carcere aveva imparato a passare il tempo coi mezzi più semplici, solo che per i primi dieci minuti fumò una sigaretta senza pensare ad alcun gioco, ma quando buttò il mozzicone sulla ghiaietta del viale pensò che il numero dei sassolini dei viali e vialetti del giardino, era un numero finito. Anche il numero dei granelli di sabbia di tutte le spiagge del mondo poteva essere calcolato ed era un numero finito, per quanto grande fosse, e così, fissando a terra, cominciò a contare.
Milano da bere, anni '60, Duca Lamberti è un uomo che ha pagato per i propri crimini: tre anni di carcere per aver somministrato “la dolce morte” a una paziente terminale della clinica in cui era stato assunto fresco di laurea in medicina. La carriera stroncata, la morte del padre immediatamente dopo lo scandalo del figlio, probabilmente di crepacuore, Duca si ritrova libero ma senza nessuna prospettiva futura. Unico punto di riferimento l'amico e collega del padre, un poliziotto, che lo mette in contatto con l'ingegner Pietro Auseri, piccolo imperatore della plastica. L'uomo ha un incarico per lui, sua ultima carta: deve trovare il modo di disintossicare il figlio Davide dall'alcol. Duca accetta e conosce Davide, un ragazzone docile e silenzioso, e capisce subito che l'alcolismo è collegato a qualcosa di profondo, che ha ferito irrimediabilmente il ragazzo. E con rude dolcezza riesce ad estorcere la verità al ragazzo, una verità che introduce i due nell'intricata ragnatela di un losco affare, di prostituzione e di morte.

Commenti

Avatar Lucrezia
16/03/2023 22:32
1O - Liceo Galvani, Bologna
“Venere privata” è un poliziesco particolare, anzi, inquietante forse è il termine più corretto per definirlo. Inizialmente, ho scelto di leggerlo spinta dalla curiosità che mi aveva suscitato la trama quasi assurda, molto cruda rispetto ai libri che sono abituata a leggere. Inaspettatamente, si è rivelata una lettura alquanto interessante. La grande frequenza di dialoghi permette di sentirsi coinvolti nella ricerca del vero perchè della morte di Alberta Radelli e consente, pagina dopo pagina, di capire sempre meglio come ragioni l'ex medico/investigatore Duca Lamberti. Nonostante le sue doti positive, c'è da dire che comunque il racconto tratta argomenti delicati e descrive scene abbastanza spiacevoli, motivo per cui consiglierei questo libro a due tipologie di lettori: quelli già appassionati del genere e quelli curiosi di leggere qualcosa di completamente diverso da tutte le letture con le quali si siano mai confrontati, pronti ad affrontarne i rischi. Il linguaggio è di facile comprensione e in grado di generare un'angoscia crescente nel lettore, che un capitolo dopo l'altro si appassiona sempre di più alla storia e non vede l'ora di scoprire come vada a finire. Nel complesso quindi ho apprezzato il racconto, ma devo ammettere che alcune scene mi hanno leggermente infastidita.