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E le venne in mente, voltandosi per entrare in casa, che i luoghi sono come gli orologi. Hanno dentro di sé tutto il tempo mai esistito, tutte le cose mai successe. Vanno avanti, sempre, con le cose accadute nascoste dentro, e le puoi trovare, come si trovano i fossili spaccando la roccia
È agosto, pensa Maria, e si va in vacanza. È quello che fa la gente d'estate. Di giorno si va in spiaggia, si corre, si grida, si mangiano ghiaccioli; di notte ci si ritrova la sabbia nel letto. La casa che i genitori di Maria hanno affittato per le vacanze è diversa dalle altre: sembra essere rimasta ferma al 1880. Fuori, è lineare e squadrata. Dentro, è cupa e severa. Poco lontano Maria sente il cigolio di un'altalena e il guaito di un cane, ma dopo una prima perlustrazione in giardino non trova traccia né dell'una né dell'altro. Anche l'anziana padrona di casa le conferma che non ci sono altalene né cani, quantomeno non dai tempi di Hester Shand, una bambina vissuta in quella stessa casa a fine Ottocento. Eppure a Maria sembra perfino di scorgere il volto di una bambina riflesso sul vetro della finestra… Chi è Hester Shand? È morta nella frana del 1865? E ora sta forse tentando di comunicare con Maria? Maria lo scoprirà grazie a un nuovo amico, Martin, e a uno strano gatto parlante. 

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